Udinese-Roma, Marino furioso con Di Bello: l’accusa è gravissima

Il direttore dell’area tecnica dell’Udinese, Pierpaolo Marino, ha parlato al termine di Udinese-Roma e le sue dichiarazioni non sono passate inosservate

Il match della Dacia Arena, tra Udinese e Roma, è terminato 1-1. I friulani sono stati raggiunti al 94′ dal calcio di rigore trasformato da Lorenzo Pellegrini che ha risposto al gol segnato da Molina nel primo tempo.

Udinese Roma
Pierpaolo Marino, dirigente dell’Udinese (Foto LaPresse)

La decisione di Di Bello, di assegnare il rigore ai giallorossi, non è piaciuta all’Udinese e il direttore dell’area tecnica del club, Pierpaolo Marino, lo ha fatto presente al termine del match ai microfoni di DAZN. 

Secondo il dirigente bianconero, la chiamata al VAR che ha indotto Di Bello a fischiare il penalty è stata sbagliata visto che le immagini dell’eventuale tocco di mano di Zeegelaar non sembrano essere chiare.

Udinese-Roma, Marino tuona: “Io non vedo…”

Gli highlights di Udinese-Roma
Udinese-Roma (Foto Lapresse)

Marino, con tono polemico, si è espresso in questo modo: “Nelle ultime partite abbiamo raccolto meno, qualche volta il risultato che è meritato sfugge per episodi come quello di stasera al 94’. Io non vedo nessun fallo di mano, non c’è un’immagine che mi convinca che la mia squadra oggi non abbia subito un torto. Con Di Bello venivamo da nove sconfitte consecutive, evidentemente siamo sfortunati con lui”. 

Il dirigente ha poi criticato l’opinione di Marelli (ex arbitro e consulente arbitrale di DAZN), il quale ha spiegato come il rigore ci fosse: “Io vorrei sottolineare che Marelli è un’opinionista. Voi lo avete giustamente ingaggiato per i suoi trascorsi arbitrali che non vado a commentare. E’ stata decisa una partita su un episodio dubbio”.

Marino ha poi concluso: “Poi non vorrei che Marelli faccia i suoi commenti in base ai bacini d’utenza delle squadre che giocano in campo. Vedo sempre dei giudizi che sono a tutela di quei bacini che non hanno bisogno di aiuto nei commenti perché sono supportati già dal vento dell’interesse editoriale”.