PSG nella bufera, Pochettino a rischio: un fattore rallenta l’esonero

PSG, rivoluzione nel club francese. La proprietà pronta a provvedimenti drastici: anche l’allenatore sul banco degli imputati.

PSG, effetto Madrid. La batosta in Champions League è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I francesi pronti a cambiare ancora, uscire dalla coppa per mano degli spagnoli ha voluto dire rivedere una serie di priorità tra cui gli elementi sui quali fare affidamento. Una rivoluzione radicale che passa dal mercato per arrivare fino agli elementi più interni: anche alcuni dirigenti potrebbero prendere altre strade. Intanto c’è da risolvere la questione allenatore.

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Le alte sfere del PSG: Pochettino, Leonardo e Al Khelaifi. (LaPresse)

Pochettino è finito sul banco degli imputati, visto che scagliarsi contro la rosa intera non è possibile. Determinati elementi andranno via, in primis Mbappè, ma per rimettere in sesto un progetto serve una buona guida. Il tecnico portoghese non sembra più essere la soluzione migliore. Ipotesi Zidane, ma anche altri nomi sul piatto fra cui ten Hag e Massimiliano Allegri. Prima, però, serve risolvere una questione che potrebbe sbloccare il mercato in un attimo: la buonuscita di Pochettino.

PSG, Pochettino traballa: l’esonero diventa un rebus

Pochettino PSG
PSG pronto a valutare nomi per la panchina (ANSA)

L’allenatore – com’è noto – pretende molto visto quello che gli si chiede. L’impegno al PSG era ben preciso e lui ha alzato il tiro: significa che per toglierlo dal libro paga servono come minimo 15 milioni. Una buonuscita da capogiro che mette il PSG sugli scudi, prima di prendere qualsiasi decisione serve capire dove si vuole andare a parare.

Altrimenti il rischio è aprire una faida in pieno stile Conte-Chelsea. Braccio di ferro che vide – ai tempi di Abramovich – trionfare il tecnico salentino. Verdetto che ha costretto il club inglese a un ingente esborso economico. Situazione che i francesi vogliono evitare, proprio come ha fatto l’Inter (l’allenatore era sempre Conte) l’anno scorso. Pochettino può aspettare, ma non troppo.