Roberto Mancini è tornato a parlare in conferenza stampa dopo la disfatta di Italia-Macedonia: scopri tutte le dichiarazioni del ct
L’incredibile eliminazione in semifinale dei playoff contro la Macedonia ha lasciato degli strascichi importanti sulla Nazionale italiana. A distanza di 4 giorni, Roberto Mancini si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. 
C’era bisogno di chiarezza sul futuro della panchina azzurra in seguito al k.o. contro i macedoni di giovedì scorso. Il tecnico Mancini ha avuto modo di riflettere e presentare una risposta in conferenza. La chiacchierata con il presidente Gravina è stata determinante per la decisione ufficiale.
Passare dalla vittoria dell’Europeo ad una debacle così drammatica, come la seconda non partecipazione consecutiva ad un Mondiale, ha rigettato nell’oblio il calcio italiano. Nell’attesa di una riforma concreta, l’allenatore azzurro ha condiviso la sua scelta.
Mancini in conferenza stampa: l’annuncio in diretta
A precisa domanda sul suo futuro, Roberto Mancini ha così risposto: “Io ed il presidente ci siamo confrontati e siamo allineati su tutto. Nei prossimi giorni ne riparleremo, per ora pensiamo alla partita contro la Turchia e poi valuteremo cosa migliorare in futuro”.
Sui motivi collegati alla debacle della scorsa settimana ha aggiunto: “Inutile cercare spiegazioni. Dovevamo vincere il nostro girone, avremmo dovuto vincere 3-0 a Basilea e fare una goleada in Bulgaria. Le cose sono andate storte e dobbiamo accettare quello che è successo”.
Su una possibile rivoluzione del calcio italiano ha commentato: “Dovrà valutare Gravina, noi parliamo di aspetti tecnici. La nostra è una squadra che poteva giocare un Mondiale per vincerlo. A giugno ci saranno degli inserimenti, dobbiamo pensare all’Europeo tra due anni”.
Infine ha chiuso: “Mi sento di restare perché sono ancora giovane e volevo vincere un Europeo ed un Mondiale. Per quest’ultimo dovremo aspettare un po’. Voglio organizzare qualcosa di importante. C’è delusione, ma dobbiamo andare avanti”.
