Juve-Inter, le cinque sfide simbolo della rivalità a Torino – VIDEO

Juve-Inter, cinque sfide simbolo a Torino che raccontano il senso di una rivalità speciale: i classici del “Derby d’Italia”

Juve-Inter non è mai una partita come le altre. Ogni sfida racconta una storia, rispecchia il calcio italiano. Testimonia una rivalità che negli ultimi anni si è spalmata su più livelli, soprattutto dopo il contatto Iuliano-Ronaldo nel 1998 e lo scandalo Calciopoli.

Juve-Inter, le cinque sfide simbolo della rivalità a Torino
Juve-Inter, le cinque sfide simbolo della rivalità a Torino (ANSA)

La contrapposizione identitaria è forte, ne era consapevole anche Gianni Brera. Il decano dei giornalisti italiani di calcio parlava dell’Inter come squadra “femmina” opposta al pragmatismo della Juve, che ha rappresentato agli occhi del pubblico il prolungamento sportivo della FIAT.

E’ proprio Brera nel 1967 a coniare l’espressione “Derby d’Italia” per raccontare la sfida fra quelle che allora sono le squadre italiane più titolate in Serie A. La rivalità ha vissuto di grandi polemiche. Feroce la prima, nel 1961. Il nostro viaggio non può che cominciare da lì.

Inter-Juve, le cinque sfide da ricordare

Inter-Juve, le cinque sfide da ricordare
Inter-Juve, le cinque sfide da ricordare (ANSA)

A Torino, il pubblico invade il campo nel corso di una sfida decisiva per lo scudetto. Gara finita dopo mezz’ora, vittoria a tavolino per i nerazzurri. La Juve presenta appello e lo vince, si deve rigiocare a giugno.Angelo Moratti protesta contro la decisione. E’ convinto che la carica di Umberto Agnelli, presidente della FIGC e della Juve, abbia avuto un ruolo. Così manda in campo la primavera, che perde 9-1 con sei gol di Omar Sivori. L’unico nerazzurro lo firma un giovane di cui avremmo sentito parlare. E’ Sandro Mazzola, che il 28 aprile 1963 segnerà contro la Juve il gol-partita e darà ai nerazzurri un successo decisivo per il primo scudetto del Mago Herrera.

Nei cinque fotogrammi con cui raccontare le grandi sfide tra Juve-Inter a Torino trova spazio anche Franco Causio. Il “Barone” entra nella storia della rivalità con la tripletta del 23 aprile 1972. E’ allora il secondo dopo Meazza a firmarne una nel Derby d’Italia: dopo di lui ci riuscirà solo Altobelli. I tre gol di Causio hanno aperto la strada al primo scudetto juventino della gestione Boniperti.

Le polemiche continuano a scandire la storia del “Derby d’Italia anche negli anni Ottanta. Il primo maggio 1983 il 3-3 ha entusiasmato i tifosi. Ma gli incidenti all’inizio della partita hanno cancellato l’esito di quei 90 mirabolanti minuti e assegnato il 2-0 a tavolino all’Inter. Nullo, dunque, anche il gol di Roberto Bettega, terzo miglior cannoniere della storia bianconera dopo Alessandro Del Piero e Giampiero Boniperti.

In questa antologia non può non comparire la sfida di Torino del 26 aprile 1998, il giorno in cui Iuliano, Ronaldo e Ceccarini entrano nella storia del calcio: tutti insieme, senza potersi più slegare nella memoria. L’arbitro di Livorno nega il rigore per il contatto in area fra gli altri due protagonisti, la Juve vince 1-0 con gol di Del Piero e andrà poi a conquistare lo scudetto. Le polemiche non si sono mai spente.

Nel 2012, si gioca nella nuova casa bianconera, lo Juventus Stadium. Dalla sua inaugurazione fino al 3 novembre 2012, la Juve ha sempre vinto o pareggiato per 49 partite di fila. L’Inter di Stramaccioni impedisce di raggiungere quota 50. Milito e Palacio firmano l’impresa.