Cristiano Ronaldo, la frase che spiazza i tifosi: “Mio figlio è un…”

Cristiano Ronaldo continua a fare bene con la Nazionale e un pò meno con lo United. Eppure, a tenere banco è il rapporto con il figlio.

L’asso portoghese ha portato la sua nazionale ai Mondiali in Qatar. Cristiano Ronaldo ha contribuito a battere la Turchia e la Macedonia del Nord ai playoff europei, garantendosi la quinta qualificazione alla Coppa del Mondo. Un successo che va a compensare le difficoltà con il Manchester United.

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo (La Presse)

Certo, avere CR7 in squadra aumenta e non poco le chances dei portoghesi di non ripetere gli errori dell’Italia. Dal giorno delle sue prime reti, una doppietta a 17 anni contro la Moreirense quando giocava nello Sporting Lisbona, Cristiano Ronaldo ha segnato praticamente con ogni parte del corpo.

Cristiano Ronaldo e il rapporto con suo figlio

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo (La Presse)

CR7 si può considerare anche una macchina da calci di rigore. Ha segnato dagli undici metri quasi un gol ogni cinque, 143 in totale. E nell’ultimo periodo ha preso l’abitudine di calciarli centrali con maggiore frequenza. All’inizio della sua carriera non li tirava praticamente mai così.

Ma la situazione del portoghese al Manchester, come quella del rivale Leo Messi al PSG, non appare certo rosea. E il cambio di allenatore, con l’arrivo in panchina del tedesco Ralf Rangnick, non ha ancora dato la scossa che ci si attendeva.

Anche il ménage familiare di CR7 è periodicamente attraversato da invidie, tensioni, pettegolezzi. Questa volta però, ad prendere l’attenzione del portoghese non è la compagnia quanto il figlio e il suo modo di vestirsi. Secondo quanto viene riportato dal quotidiano spagnolo ‘As.com’, Cristiano Jr sarebbe stato attaccato sui social per aver indossato, nello stesso momento Nike e Adidas insieme. Una scelta poco apprezzata e che ha scatenato gli appassionati di calcio.

Un attacco che l’ex Juventus non ha apprezzato per niente, difendendo senza problemi e senza remore il figlio 11enne, sostenendo che ha la libertà di decidere come vestirsi senza ascoltare o interpellare le persone.