Antonino Cannavacciuolo, noto Chef italiano, ha voluto omaggiare un campione senza tempo del calcio italiano: ricetta speciale in suo onore.
Antonino Cannavacciuolo, celebre Chef molto amato dal pubblico grazie alla propria partecipazione ai cooking show più famosi, non smette di stupire. La “tela” di ogni suo capolavoro è il piatto: un artista del gusto. Gli altri possono solo leccarsi i baffi dinnanzi a tanta professionalità . 
Poi la simpatia, che resta un valore aggiunto, garantisce quella leggerezza in più che – abbinata alla culinaria – fa sempre bene. A proposito di cose che fanno bene, i cibi a Pasqua e Pasquetta si alternano. Impera la tradizione: ognuno ha la propria e cerca di rispettarla al meglio. I pranzi di Pasqua e Pasquetta sono un must che ciascuno rivive in maniera diversa, ma altrettanto particolare da rendere ogni piatto unico. Antonino non si risparmia, anzi.
Cannavacciuolo, gli ingredienti della passione: ricetta speciale per un campione della Serie A
Il cuoco a Villa Crespi, dove è solito sperimentare nuove creazioni essendo anche proprietario di quello che è un vero e proprio gioiello della ristorazione, mescola tradizione e avanguardia culinaria con l’intento di restituire emozioni. Abbina un piatto a qualsiasi cosa, persino allo sport: lui, grande tifoso del Napoli, non poteva evitare di omaggiare la propria squadra del cuore.
Tuttavia, il proprio idolo è un altro: Francesco Totti. L’ex Capitano della Roma è entrato nel cuore di Cannavacciuolo. Maradona non conta, perchè per i partenopei D10S è una fede prima ancora che un’icona. Totti, invece, per Antonino resta un idolo e ha voluto dedicargli un piatto speciale di cui ha parlato a “La Gazzetta dello Sport”.
Si tratta dello storico dolce della tradizione partenopea: il babbà . Un vero e proprio must servito, amabilmente, su un cucchiaio. Il “pezzo di repertorio” del campione: “Totti rispecchia il calcio in senso assoluto, quello con la C maiuscola. Per noi il babbà è una cosa molto seria, per questo lo dedico a lui. Importante e di cuore come pochi campioni hanno saputo essere”.
