Pelé torna a casa e sorride: ma permangono gravi preoccupazioni

Pelé è tornato a casa ieri dopo quattro giorni di ospedale presso la clinica Albert Einstein di San Paolo dove, a settembre, era stato operato per la rimozione di un tumore al colon

Secondo il bollettino dei medici Pelé sta bene, le sue condizioni sono stabili e non necessitano di un ulteriore ricovero a tempo pieno.

Le condizioni di Pelé
Le condizioni di Pelé (LaPresse)

Non solo. I portavoce della clinica di San Paolo Albert Einstein si sono premurati di far sapere che, sebbene il ricovero di O’Rei non fosse stato programmato, non era motivato da alcun aggravamento delle condizioni del fuoriclasse.

Pelé, a casa in osservazione

Il Brasile stamattina, ha accolto con sollievo le notizie riguardanti il quadro clinico di uno degli uomini più amati del paese, il tre volte campione del mondo Edson Arantes do Nascimiento, Pelè, insieme a Diego Armando Maradona il più grande calciatore della storia. Ma da mesi a questa parte, ogni volta che si parla di O’Rei, lo si fa con un tono rispettoso e preoccupato. Perché il quadro clinico generale dell’ex giocatore è tutt’altro che semplice.

Ricoveri e controlli continui

Affidando la propria immagine a Twitter, facendosi ritrarre con la sua ultima moglie Marcia e con la sua cagnolina Cacau, un golden retriever, Pelé ha salutato i suoi sostenitori dalla terrazza nella sua casa di famiglia, a pochi passi dalla scogliera di Santos dove un brutto malore, lo scorso anno, lo aveva costretto a un ricovero dal quale poi era nata l’esigenza della lunga terapia e dell’asportazione per un tumore maligno. Da settembre a oggi i ricoveri per Pelé sono stati tre, due dei quali programmati. Terapie in agenda, ma anche qualche aggravante.

La chemio e la radioterapia, evidentemente, si stanno rivelando più problematiche del previsto per un fisico come quello di Pelè, già duramente provato da problemi di carattere cardiaco e respiratorio. O’Rei, due anni fa, dopo una brutta caduta domestica, aveva dovuto ricorrere alla sedia a rotelle.

“I trattamenti sono duri”

Sempre sulla sedia a rotelle, con un sorriso sereno, ma tirato, il fuoriclasse tranquillizza tutti: “I trattamenti sono duri ma posso godermi la pace di mia moglie e della mia adorata cagnolina qui, davanti al mio mare”. Kely Nascimiento, la figlia del fuoriclasse, che vive a New York, e che aveva seguito tutto il decorso post operatorio del padre, per ora non ha ancora programmato alcun viaggio in Brasile. Segno che forse le condizioni di Pelé non sono così gravi come alcuni giornali in Brasile hanno scritto, parlando di salute gravemente compromessa. Ma le preoccupazioni per quello che i brasiliani definiscono affettuosamente “Il monumento” restano.