Coman ha vinto un altro trofeo con il Bayern Monaco: a soli 25 anni ha un record che sembra insuperabile e fa invidia a molti campionissimi.
Con la vittoria per 3-1 sul Borussia Dortmund, il Bayern Monaco ha chiuso i giochi. I bavaresi hanno infatti vinto con tre giornate d’anticipo il loro decimo campionato consecutivo in Germania. È il primo alla guida di Julian Nagelsmann, ma anche il trentaduesimo in Bundesliga. 
Nel dominio da record degli ultimi anni, pesa anche la grande capacità del Bayern Monaco di anticipare la concorrenza sul mercato, di lavorare sui giovani e di strapparne spesso ai rivali per il titolo. Dieci Meisteshale sono un primato che va a superare anche quello dei nove allori consecutivi della Juventus in Serie A. E proprio con i bianconeri, i campioni di Germania hanno un eroe in comune, che ha preso parte ad entrambi i cicli vincenti: Kingsley Coman.
Coman è un talismano: il record storico e i numeri al Bayern Monaco
Il francese, infatti, ha giocato nella Vecchia Signora prima di trasferirsi in Baviera, nella stagione 2014-15. Quello che ne consegue, quindi, è che Coman ha sempre vinto – in ogni squadra dove si trovasse – il campionato nazionale. A rendere ancor più incredibile la sua striscia contribuisce il fatto che il classe 1996 provenga dal vivaio del Paris Saint-Germain. Avendo giocato dunque tra i parigini per le stagioni 2012-13 e 2013-14, Coman conta anche due Ligue 1 in bacheca. In totale, dunque – proprio come il Bayern Monaco, nel quale gioca da sette anni – Coman ha vinto dieci campionati consecutivi: due col Paris Saint-Germain, uno in Serie A allenato da Massimiliano Allegri e gli ultimi, tutti in maglia biancorossa.
Quando dal Bayern Monaco arrivò l’offerta da 20 milioni alla Juventus, molti risero, pensando si trattasse di una cifra spropositata. Invece, a nemmeno 26 anni, Coman è comunque importante per i successi dei suoi. Da quando è arrivato, ha sempre collezionato intorno alle 20 presenze stagionali: quest’anno, in altrettante, ha eguagliato anche il suo massimo in termini di gol, 6.
Negli ultimi anni ha avuto anche diversi problemi, tra cui tanti infortuni alla caviglia. A causa di questi, in effetti, Coman ha confessato di aver pensato al ritiro nel 2018. Oggi, però, ha imparato a gestirsi, e accetta di giocare anche meno pur di non rischiare. Nel settembre del 2021 si è anche fermato per una piccola aritmia, da cui però ha recuperato alla svelta. Tra tutte le competizioni, col Bayern Monaco conta 231 presenze, 56 assist e 49 gol. Di questi 49, però, ha anche segnato il più pesante degli ultimi anni per la squadra tedesca: il gol decisivo nella finale di Champions League, nell’estate del 2020, contro il Paris Saint-Germain. Tutto questo fa sì che – almeno ad oggi – il suo futuro sia ancora in Baviera, perché oramai è un talismano.
