“Proposta inaccettabile”: la UEFA boccia la candidatura della Russia

In una sessione lunga e molto controversa del consiglio direttivo, la UEFA ha preso provvedimenti molto gravi nei confronti della Russia

Si prolunga il conflitto in Ucraina, con le truppe russe che proseguono la loro offensiva per il terzo mese dopo l’invasione del 24 febbraio scorso.

Che fine ha fatto il FFP UEFA. Lo spiega Avv Grassani

E con il conflitto diventano ancora più ampie ed estese le sanzioni sportive nei confronti della Russia, a cominciare da quelle che riguardano il calcio.

Bocciata dalla UEFA l’idea di un Europeo in Russia

La UEFA ieri ha escluso tutte le squadre russe dalle coppe europee della prossima stagione e la nazionale femminile dagli Europei che inizieranno a luglio in Inghilterra. Ma il provvedimento più pesante da un punto di vista istituzionale è la definitiva bocciatura della candidatura russa, avanzata tre anni fa, immediatamente dopo che il paese aveva ospitato la fase finale del Mondiale, all’organizzazione degli Europei del 2028.

“Proposta inaccettabile”

“Una proposta inaccettabile, così come intollerabile è stato l’atteggiamento della federazione russa che non ha voluto ritirare la sua proposta nonostante quanto sta accadendo nelle ultime settimane…” dice un portavoce della UEFA commentando la decisione del consiglio direttivo di Nyon. La Russia aveva presentato una doppia candidatura, per organizzare – indifferentemente – l’edizione dell’Europeo del 2028 o del 2032. Entrambe sono state bocciate inderogabilmente. Per l’edizione del 2028 a questo punto restano in corsa solo le due candidatur. La prima presentata dal consorzio di Regno Unito ed Eire. La seconda è della Turchia, in corsa anche per l’edizione del 2032 cui sarebbe interessata anche l’Italia.

Il trofeo dell’Europeo (Foto ANSA)

La decisione da parte della UEFA di azzerare qualsiasi proposta organizzativa per i prossimi tornei ufficiali internazionali coincide con la decisione di bloccare definitivamente la stagione europea di coppe dei club russi, tutti esclusi dalla prossima edizione delle competizioni. La motivazione in questo caso è “l’incapacità da parte della Russia di garantire un regolare svolgimento delle competizioni in un ambiente sicuro e protetto per tutti gli interessati”.