Chelsea, nel blu dipinto di Blues: gli italiani che hanno fatto “volare” Abramovich

Chelsea, cambio gestione: Abramovich passa la mano a Boehly, l’oligarca esce di scena, ma il suo operato ha visto protagonista anche l’Italia.

Chelsea, l’impero Roman alla decadenza: i Blues passano di mano. Ora tocca a Boehly, il nuovo proprietario del club ha promesso faville. Un piccolo “miracolo” già l’ha compiuto salvando la squadra dal fallimento e dalla mancata iscrizione in Premier League. Tutti salvi, o quasi. L’oligarca russo non se la passa benissimo: il patrimonio accumulato dalla vendita del club – 4,3 miliardi di euro – andrà spalmato altrove. Una parte in beneficenza, il resto reinvestito per il club.

Chelsea
Chelsea, gli italiani dal passato inglese (ANSA)

Il magnate russo non vedrà un euro, colpa delle sanzioni inglesi. Ora, andando se possibile oltre la stretta attualità, l’oligarca non è stato sempre un peso per i Blues. Un ventennio di gestione fra soldi, allenatori e trofei. Calciatori di prim’ordine e successi a ripetizione. 21 i trofei vinti: 5 Premier League, 2 Champions League, 2 Europa League, 1 Supercoppa UEFA, 1 Mondiale per Club, 3 League Cup, 5 FA Cup, 2 Community Shield.

Chelsea, Abramovich e l’era dei campioni: quanti italiani a Stamford Bridge

Chelsea Ancelotti
I Blues con una parte d’Italia (ANSA)

Chelsea, l’impero di Abramovich fra successi e capacità, non solo inglesi. Anche tanta Italia dalle parti di Stamford Bridge: numerosi, infatti, i nomi dello Stivale che sono passati per il Regno Unito sotto l’egida del russo. Da Ancelotti a Conte, passando per Ancelotti e Claudio Ranieri.

Senza contare l’icona Gianfranco Zola che gode di una targa celebrativa nell’impianto e nel museo societario: aver lasciato il segno nonostante tutto. Si chiude un’era, ma i ricordi restano aperti. Oggi Abramovich paga una situazione contingente, ma in passato il suo nome era scritto fra i grandi. Come quello di tanti italiani in questo Chelsea cosmopolita che, con uno “strike”, cancella le macchie del passato senza dimenticarne i valori.