Guardiola può godere di Haaland, il colpo sembra essere in dirittura d’arrivo per il Manchester City, ma l’ossessione del mister è un’altra.
Guardiola può pensare al futuro con Haaland in cascina: il centravanti del Borussia sembrerebbe essere a un passo dal Manchester City, ma le cose sono più complesse. Non tanto per la trattativa, quanto per l’ambiente che il norvegese potrebbe trovare qualora approdasse davvero in Premier League. 
Il metodo Guardiola funziona, ma non è solo bel gioco e “tikitaka” per citare un suo mantra ai tempi del Barcellona: l’allenatore spagnolo è piuttosto severo. L’atmosfera negli spogliatoi, spesso, è molto tesa. Sembra che fili tutto liscio, ma la realtà è che tutto fila liscio perchè il mister tiene sotto scacco i giocatori: un occhio sempre vigile il suo.
Guardiola, l’arma segreta nello spogliatoio: il tecnico è ossessionato
Una sorta di George Orwell del calcio internazionale. Controlla tutto, anche i dettagli più impercettibili. Secondo le indiscrezioni di TheAthletic, il tecnico spagnolo osserva i giocatori anche sui social. Li scruta per tenerli sotto scacco, capire se eventualmente tira una brutta aria oppure no. In base a quello che dividono, condividono e pubblicano: Guardiola ha dei profili falsi da dove tiene d’occhio le attività dei suoi.
L’indiscrezione vola fino alle conferenze stampa e ora il tecnico è guardato con occhi diversi: la resa c’è, inevitabilmente, ma così l’allenatore insinua il privato dei suoi calciatori: dove inizia la tecnica e finisce l’invadenza? Mentre gli altri trovano una risposta, lui mette la quarta sperando in un’annata prossima leggermente migliore. Con qualche tweet in meno e qualche gara giocata in più, magari in Champions: roba che riempie le bacheche. Non sui social, nella vita. E non servono account segreti.
