Roma fuori dalla Borsa, che svolta per i Friedkin: come cambia il calciomercato

Roma punta al delisting. Il progetto Friedkin è questo: uscire dalla Borsa per avere maggiore libertà finanziaria, come cambia il mercato.

Roma, prima e dopo Tirana. La finale di Conference League ha aperto nuovi scenari. Significa che la squadra giallorossa, a prescindere dal risultato del 25 Maggio, ha cambiato mentalità. L’arrivo di Mourinho è stato il primo passo dei Friedkin: mettere qualcuno esperto al timone. Capace di vincere e insegnare agli altri come si fa: o meglio, come ci si abitua ad essere vincenti.

Roma Friedkin
Roma, l’ambizioso progetto texano (ANSA)

La grinta, ma anche la capacità di migliorarsi sempre. I giallorossi, al primo anno della nuova era texana, sono già in lizza per un trofeo. Non è poco, ma i Friedkin non vogliono illusioni. Puntano alle certezze. Il secondo obiettivo, infatti, è un mercato all’altezza: maggiore circolazione di capitale e diffusione di introiti. Qui veniamo al terzo punto – non meno importante – della rivoluzione giallorossa: il delisting. Togliere il titolo azionario dalla Borsa: l’AS Roma S.p.a. è presente dal 2001 nel listino di Piazza Affari.

Roma, addio alla Borsa: perchè i Friedkin puntano al delisting

Ora la musica cambia, o almeno dovrebbe. I Friedkin vogliono prendere le mosse da Elon Musk: trasformare il gruppo giallorosso in una private company. Questo significa meno vincoli e maggiore libertà finanziaria. Ci sono, però, dei cavilli da sistemare: la Roma non è tutta dei Friedkin. Oltre ai texani c’è un azionariato collettivo – minoranze di tifosi che hanno comprato una quota – e va gestito.

Friedkin Roma
La proprietà giallorossa verso una svolta storica (ANSA)

l’OPA, Offerta Pubblica di Acquisto volontaria, è finalizzata proprio ad arginare questa situazione e rimettere al centro la proprietà giallorossa. Attualmente i Friedkin detengono l’86,6%. Arrivare al resto significa, quindi, pagare gli azionisti e ricominciare su un foglio bianco.

Più soldi per tutti e meno vincoli. Mossa che gioverebbe anche sul mercato: un impero gestito completamente dai Friedkin che potrebbero operare in completa serenità, evitando procedure burocratiche vecchie e stantie. Il nuovo – a Roma – passa anche dal portafogli: tutto il resto lo diranno i colpi in entrata. L’agenda è fitta, ma il futuro dei giallorossi si determina dalle percentuali.