Henrikh Mkhitaryan potrebbe lasciare la Roma alla fine della stagione, senza però dire addio alla Serie A: scopri in quale top club potrà giocare
Non è stata una stagione affatto semplice quella di Henrikh Mkhitaryan con la maglia della Roma. Dopo la super stagione 2020/21 con 15 gol e 13 assist, l’armeno sta per chiudere l’annata in corso con appena 5 reti ed il rischio la gara con l’Inter dello scorso 23 aprile sia stata l’ultima con la maglia giallorossa è molto alto. 
A causa di un infortunio, infatti, il centrocampista salterà sicuramente il match contro il Torino in programma domani, 20 maggio, e rischia concretamente di saltare anche la finale di Conference League del prossimo 25 maggio, a meno di un clamoroso recupero dell’ultimo minuto.
Come detto non una stagione così semplice per il calciatore giallorosso, che anche in passato non si era trovato particolarmente a proprio agio con José Mourinho. Dopo la rete alla prima giornata contro la Fiorentina, che aveva fatto ben sperare i tifosi. Da quel momento una serie di gare senza lasciare realmente il segno, affiancate da problemi fisici soprattutto nel finale di campionato.
Mkhitaryan resta in Serie A: l’affare a parametro zero
Arrivato a 33 anni e con un contratto in scadenza il prossimo mese, Mkhitaryan sembrerebbe avere le valigie pronte, ma la sua futura destinazione potrebbe essere ancora in Italia. Un top club di Serie A, infatti starebbe valutando di portare il giocatore a parametro zero in rosa.
Un colpo alla Giuseppe Marotta e proprio l’amministratore delegato dell’Inter sarebbe il principale protagonista dell’affare. Il dirigente nerazzurro starebbe valutando di portare Mkhitaryan a Milano, anche per volontà di Simone Inzaghi.
Il tecnico piacentino vorrebbe renderlo il vice Calhanoglu, che dovrà rifiatare durante la stagione, lasciando spazio ad un giocatore già pronto e che conosce perfettamente la Serie A. Una mossa che il club interista potrebbe portare a termine nelle prossime settimane, ma che sarà certamente condizionata dai colpi in uscita.
