Antonio Conte aspetta Perisic al Tottenham, ma non è l’unico nerazzurro sulla lista: Inzaghi trema, Zhang valuta. Gli scenari.
Antonio Conte accelera, il metodo è sempre lo stesso: aspettare per poi sferrare il colpo. La novità si chiama Ivan Perisic, visite mediche a giorni. Trattativa conclusa in un lampo, tempi che fanno pensare quanto probabilmente un’intesa fra le parti ci fosse già: la Premier League attende il croato, ma il punto è un altro. L’Inter vuole evitare altri casi Lukaku e Hakimi. Ovvero ulteriori “vittime sacrificali” in nome del monte ingaggi. Questo ha chiesto Inzaghi: niente esodo, ma il mercato neanche è iniziato e già una pedina nerazzurra fa le valigie. 
L’impressione – nemmeno troppo azzardata – è che molti giocatori tendano a rompere posatamente con le società per trovare l’accordo altrove: è successo a parti invertite, con Calhanoglu che ha scelto l’Inter, e ora l’effetto boomerang travolge la Pinetina. Il croato prende un volo diretto di sola andata per Tottenham e – paradossalmente – non è il pericolo maggiore.
Conte vuole Barella: il tecnico salentino prepara l’offensiva
Gli altri obiettivi si chiamano Bastoni, Dimarco e più ampiamente Nicolò Barella: pedine che piacciono a Conte e vuole tentare di portarle in Inghilterra. La situazione sembra essere sotto controllo, ma occorre andare cauti. Il tecnico salentino – essendoci stato – conosce molto bene la condizione interista.
Non sono ai livelli dell’autofinanziamento, ma quasi: per comprare bisogna vendere. Investimenti in surplus non se ne fanno: Mkhitaryan è l’eccezione che conferma la regola. Arrivato a zero, comporta una spesa maggiore sul piano dell’ingaggio, ma l’armeno era un “rischio calcolato”. Qualora il Tottenham dovesse piombare su Barella, sarebbero guai.
Tottenham, non solo Perisic: il “giallo” di mercato
La scadenza di contratto è targata 2026, per strapparlo da Milano servono almeno 70 milioni: si tratta, ovviamente, solo se ci sono i margini per intavolare un discorso. Da qui passa la volontà del giocatore: Conte potrebbe toccare le corde giuste per convincere il ragazzo che, ad oggi, preferisce stare in Italia. Non è escluso, tuttavia, un colloquio telefonico nelle prossime settimane con l’ex tecnico nerazzurro.
Se dovesse scattare l’opera di convincimento, poi la palla passerebbe a Zhang. La proprietà ha detto che non vende pezzi grossi: di fronte a un’esigenza palese, però, non è detta l’ultima parola. Inzaghi è stato chiaro, non vuole prendersi rischi. Non sedersi al tavolo delle trattative, però, potrebbe voler dire aprire una faida. In questo gioco di intenti, l’Inter deve trovare la quadra: un vero e proprio “intrigo Internazionale” degno di Hitchcock. Il mercato si tinge di “giallo” con l’Inter che vuole evitare di finire in rosso senza rinunciare all’argento vivo dei suoi talenti. Barella in primis.
