Caos finale di Champions League, il capo della polizia francese: “Ho mentito perché…”

Il capo della polizia di Parigi, Didier Lallement, è tornato sul caos generatosi all’esterno dello Stade de France nella serata della finale di Champions tra Real Madrid e Liverpool

La finale di Champions League, disputata lo scorso 28 maggio, ha visto trionfare il Real Madrid per 1-0 sul Liverpool. Decisiva una rete nel secondo tempo di Vinicius Junior e i Blancos hanno potuto alzare al cielo la quattordicesima Champions della propria storia.

finale champions League
Tifosi all’esterno dello Stade de France a pochi minuti dall’inizio della finale di Champions League (Foto LaPresse)

Il match, tuttavia, si è macchiato per quanto accaduto all’esterno dello Stade de France prima del fischio d’inizio. La sfida, infatti, ha subito un ritardo di circa 30 minuti e alcuni tifosi delle due squadre sono rimasti bloccati ai tornelli all’ingresso dell’impianto.

La polizia francese è stata costretta anche a spruzzare uno spray urticante contro alcune persone che erano in procinto di scavalcare i cancelli. Il capo della polizia di Parigi, Didier Lallement, ha ammesso come il sistema di sicurezza non abbia funzionato e ha parlato – senza giri di parole – di fallimento.

Caos finale di Champions, Lallemement: “Molte persone non avevano il biglietto”

Tifosi all’esterno dello Stade de France (Foto LaPresse)

Il capo della polizia della capitale francese ha spiegato: “Un fallimento. Le persone sono state spinte in giro o attaccate nonostante dovessimo garantire la loro sicurezza, tuttavia l’uso di gas lacrimogeni fuori dallo stadio era l’unico mezzo che avevano per convincere la folla a tornare indietro senza dover ricorrere alle cariche, una scelta che avrebbe potuto generare un effetto devastante”.

Il caos, come confermato anche da Lallement, si è generato a causa di tantissimi biglietti falsi in possesso dei tifosi. Nei giorni scorsi si era parlato di circa 30.000 biglietti, il dato però è stato smentito dal capo della polizia di Parigi: “Forse mi sbagliavo sui 30-40.000, ma non ho mai affermato che la cifra fosse perfettamente corretta. Che fossero 40.000, 30.000 o 20.000, non cambia il fatto che c’erano decine di migliaia di persone. Le 30-40.000 persone che ho citato non erano nelle immediate vicinanze dello stadio, erano oltre i posti di blocco”.