Lazio, svolta in società: c’è l’annuncio ufficiale

Dopo l’annuncio ufficiale, ora sono più chiari i contorni del futuro in società della Lazio: esultano anche i tifosi biancocelesti.

Nonostante diversi successi da quando è alla guida della società, la figura di Lotito ha sollevato sempre molte discussioni, sia nell’ambiente interno alla Lazio che, più in generale, nell’intero calcio italiano. Di sua proprietà, fino alla Serie B, è stata anche la Salernitana, salvatasi solo all’ultima giornata dopo una rincorsa lunghissima nel girone di ritorno, partita con il passaggio di proprietà.

Lazio, svolta in società: c'è l'annuncio ufficiale
Lazio, svolta in società: c’è l’annuncio ufficiale (Ansa)

Negli ultimi tempi, però, anche alcuni problemi relativi alla Lazio hanno tenuto banco. Ai tifosi spesso manda frecciatine velenose, il presidente, che in questi mesi è stato tuttavia preoccupato principalmente da una battaglia condotta fuori dal campo. Dopo l’annuncio ufficiale arrivato oggi, in effetti, il futuro della squadra cambia, e Lotito può esultare.

Lazio, cosa cambia in società dopo l’annuncio ufficiale

Lazio, cosa cambia in società dopo l'annuncio ufficiale
Lazio, cosa cambia in società dopo l’annuncio ufficiale (Ansa)

I cambiamenti regolamentari riguardo l’indice di liquidità, per la Lazio, sono stati un argomento delicato negli ultimi mesi. La Lega Serie A, oggi, ha emesso tuttavia un comunicato che sembra poter finalmente mettere la parole fine sulla vicenda, sancendo l’adempimento del club capitolino a tutte le richieste.

In particolare, appunto, si trattava di “adempimenti finanziari funzionali al rispetto di tutti i parametri necessari all’iscrizione al prossimo campionato 2022/23. Dunque è al sicuro la partecipazione della Lazio alla Serie A del prossimo anno, semmai questa fosse stata in dubbio. Il 31 marzo, l’indice di liquidità era stato dichiarato illegittimo, la voce rientra nei parametri stabiliti per la sostenibilità del calcio italiano.

La Lega, conclude il comunicato, non agisce mai a tutela di interessi singoli, ma del ruolo che le è stato istituzionalmente affidato di interlocutore insopprimibile per il rispetto delle garanzie e degli interessi dell’intero calcio italiano”. L’auspicio finale è quello che possa ripartire il percorso di riforme condiviso, verso un progresso troppe volte rimandato per il calcio nostrano.