Guerra Ucraina, la FIFA cambia tutto: c’è l’annuncio ufficiale

In seguito all’evoluzione della guerra in Ucraina, la FIFA ha scelto di prendere ulteriori provvedimenti con un annuncio ufficiale.

Il conflitto russo-ucraino continua a creare problemi nel mondo dello sport. Lunedì inizierà il torneo di Wimbledon, che ha fatto discutere per la decisione di escludere dai tabelloni i giocatori russi e bielorussi. Ma anche nel calcio la questione persiste, e la FIFA ha confermato di effettuare continuamente delle valutazioni in merito agli avvenimenti.

Guerra Ucraina, la FIFA cambia tutto: c'è l'annuncio ufficiale
Guerra Ucraina, la FIFA cambia tutto: c’è l’annuncio ufficiale (LaPresse)

Ogni decisione punterà alla tutela delle competizioni e dei giocatori. A maggior ragione se si tratta di atleti che svolgono la propria attività nei due paesi coinvolti in una guerra che, oramai, assedia il territorio dell’Ucraina da qualche mese. In questo senso, oggi, è ufficiale l’ultimo provvedimento della FIFA, che è anche una proroga a quanto già deliberato qualche settimana fa.

Guerra in Ucraina, cambiano le regole sui contratti: l’annuncio ufficiale della FIFA

Guerra in Ucraina, cambiano le regole sui contratti: l'annuncio ufficiale della FIFA
Guerra in Ucraina, cambiano le regole sui contratti: l’annuncio ufficiale della FIFA (Ansa)

Data la sospensione dei vari campionati, la FIFA del calcio ha deciso di prolungare la sospensione dei contratti dei giocatori e degli allenatori militanti in squadre russe ed ucraine. Tutti gli accordi verranno sospesi fino al 30 giugno 2023. Così i vari professionisti potranno riprendere lavorare, anche in altri paesi, ricevendo anche uno stipendio.

Una regola simile verrà adottata anche per i giocatori più giovani, che spesso hanno diversi problemi relativi al trasferimento. Da ora, però, la FIFA concederà, a coloro che non hanno ancora compiuto 18 anni, di giocare in un paese straniero. Il quadro potrebbe anche modificarsi nei prossimi giorni. Ma nel frattempo – intanto – i professionisti che più hanno sofferto, nel non poter svolgere il loro lavoro, avranno la possibilità di ricominciare a fare ciò che amano.