Verona sogna in grande, un big per il centrocampo: la trattativa è possibile

Il Verona ci crede. L’anno prossimo vuole una stagione perfetta: gli scaligeri puntano a un nome nuovo che potrebbe favorire ambizioni europee.

Il Verona ci crede. Gli scaligeri hanno ottenuto un nono posto che, a inizio stagione, sembrava un’utopia: Tudor ha ridato anima e lustro a questa compagine mettendo al centro i valori del gioco, ma soprattutto della coesione. Dall’anno prossimo, con Cioffi alla guida, parlare di salvezza serena non sarà più un problema, l’azzardo vero sarà non assecondare le ambizioni dal sapore d’Europa. I gialloblù sognano un’impresa in pieno stile Fiorentina che ha raggiunto la Conference League dopo anni di attesa: i viola tornano protagonisti in Europa, i gialloblù vogliono fare lo stesso.

Gabriele Cioffi, nuovo allenatore del Verona (Foto LaPresse)

Le ambizioni europee, tuttavia, si coltivano sin dal mercato. Per questo a Verona vogliono fare le cose in grande: un obiettivo che può dar loro la giusta esperienza per arrivare a certi livelli, in grado di gestire il centrocampo con sapienza e profondità. Può ricoprire qualsiasi posizione in mezzo al campo, lasciando stare gli esterni, per poi agire anche in fase d’impostazione. Potente con i piedi, un sinistro pregevole e forte fisicamente. In una parola Kevin Strootman.

Verona, un big nel mirino: gli scaligeri ci credono

Cioffi (LaPresse)

L’olandese, dopo l’esperienza con il Cagliari, è tornato al Marsiglia con cui ha un accordo fino al 2023. La società francese, però, non lo ritiene una priorità: il Verona può sfruttare questa occasione per intavolare una trattativa. Valore di mercato: 1,50 milioni. Si può discutere del prestito o addirittura della cessione definitiva. Il calciatore tornerebbe volentieri in Serie A dove con i sardi ha fatto bene, ma ancora prima con Genoa e Roma ha dimostrato di poter dire la propria.

Quello giallorosso è stato il periodo di massima resa, concluso con due infortuni pesanti che ne hanno minato l’epilogo. Soprattutto con Garcia è riuscito a dare il meglio, un vero e proprio metronomo in grado di dar lustro alla manovra: in coppia con Pjanic e supportato da Nainggolan, sembrava inarrestabile. Il Verona non chiede quello, perché l’età avanza, centrocampista classe 1990, ma quasi. L’Europa non aspetta.