Milan, Bakayoko in sede: gli scenari preoccupano i tifosi

Milan, Bakayoko in sede per parlare di futuro: gli scenari sono diversi, certo è che i rossoneri vogliono risolvere le questioni in sospeso.

Tiemoue Bakayoko, da risorsa a zavorra: al Milan di Gattuso era l’uomo in più, poi ha raggiunto il tecnico a Napoli per poi fare ritorno a Milano. Di mezzo il Chelsea, che ne detiene il cartellino, un calciatore giramondo soprattutto perchè da qualche tempo non riesce a trovare la quadra. Non necessariamente per colpa sua: i progetti tecnici cambiano e anche il Milan muta.

Milan Bakayoko
Bakayoko fuori dal progetto di Pioli (LaPresse)

Pioli non lo ritiene più indispensabile: tanto vale sedersi e parlare, come separarsi nella maniera più indolore possibile e vantaggiosa per entrambi. L’unica certezza, al momento, è che il calciatore non rientra nei piani societari. Allora, piuttosto che fare panchina nell’anno del Mondiale, tanto vale andare altrove.

Tiemoue Bakayoko, il Milan tratta l’uscita: le possibilità per il centrocampista

Bakayoko Milan
Il centrocampista potrebbe salutare i rossoneri (LaPresse)

Le possibilità ci sono: una porterebbe ancora a Gattuso che vede il centrocampista ormai come un vero e proprio talismano. Possibilità che non è l’unica, dato che sulle tracce dell’ex Napoli c’è anche il Marsiglia: club che potrebbe accaparrarsi anche Mertens. La situazione è più controversa di quello che sembra: se la concorrenza non manca, a venire meno sono le pezze d’appoggio. Ovvero il Milan potrebbe decidere di tenerlo come rincalzo per vari motivi: una serie di ostacoli, infatti, sconsiglierebbero l’addio.

Il primo è l’accordo tra le parti: il Milan ha trattato con il Chelsea per un prestito di due anni. Significa che per tener fede agli accordi deve passare ancora un’altra stagione. Le parti, tuttavia, cercheranno di mettersi d’accordo. Anche perché – e questo è l’altro ostacolo non meno importante – il Milan rinunciando anticipatamente al prestito perderebbe i benefici del Decreto Crescita. La società di Via Aldo Rossi, dunque, vuole riflettere bene sul da farsi: il giocatore non è una priorità, ma l’addio non è scontato. Tra il dire e il fare c’è di mezzo la burocrazia.