Galliani e Berlusconi tifano ancora Milan, che favore del Monza ai rossoneri: l’intreccio di mercato

Galliani e Berlusconi al Monza con il Milan nel cuore. I celebri imprenditori tornano protagonisti sul mercato e aiutano anche i rossoneri.

Galliani e Berlusconi, Milan bis o bis al Milan. Cambiando l’ordine dei fattori, il risultato è sempre lo stesso: Monza in Serie A significa mercato da sogno e anche assist al passato. Non è solo questione di ricordi per loro, piuttosto un’esigenza di dire che non è ancora finita. Anzi il bello – per così dire – comincia adesso: rivali in campo, complici fuori, con il Milan sempre nel rispetto dei ricordi e in considerazione di quell’affetto che Berlusconi e Galliani non mettono mai da parte.

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Galliani e Berlusconi, assist ai rossoneri sul mercato (LaPresse)

Amici mai, per chi si ama come noi: allora se è possibile fare un favore di mercato al Diavolo, tanto vale lasciarsi guidare dalle tentazioni e dal talento che il Condor ha sempre avuto. Chiedere a Matteo Pessina, un elemento che ha fatto capire a Mancini quanto un certo tipo di manovra in mezzo al campo fosse indispensabile, perno dell’Atalanta da Champions con Gasperini che però torna al Monza dove tutto è iniziato.

Galliani e Berlusconi, mano tesa al Diavolo: favore di mercato al Milan

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Monza, il mercato con un occhio al Milan (LaPresse)

Guai a chiamarla operazione nostalgia: questa è un’intelaiatura di mercato. Di quelle simili a una partita a scacchi; dove si svuota una casella e se ne riempie un’altra nel giro di breve: il passaggio di Pessina dalla Dea al Monza fa sorridere anche il Milan. Per questo Berlusconi e Galliani sono soddisfatti il doppio: nello specifico l’Atalanta – comunque vadano le cose – dovrà versare ai rossoneri tra il 30 e il 50% della plusvalenza realizzata rispetto alla ricompra del Monza.

Un’operazione che, tradotta in cifre, vale 11 milioni di euro: non sono tanti, ma nemmeno pochi. Visti i tempi di mercato che corrono. Silvio Berlusconi e Adriano Galliani non hanno perso la mano, visto che la trattativa prevede un obbligo di riscatto quotato più di 10 milioni. Rispetto ai 3 già versati per averlo in organico. Tutto fatto con un occhio al Milan, che resta sempre lì, sotto la giacca, dove batte il cuore. Anche grazie al calciomercato.