Calcio

Inter, è il turno di Gosens: perché l’olandese non può sbagliare

Robin Gosens è all’Inter da sei mesi, e la stagione oramai alle porte arriva in un momento chiave: per lui, sbagliare, è davvero vietato.

È arrivato quasi sotto traccia, Robin Gosens, all’Inter. Rilevato dall’Atalanta in prestito con obbligo di riscatto a 15 milioni (più dieci di bonus), molti si sono dimenticati di lui a causa del suo grave infortunio: una lesione importantissima al bicipite femorale, che lo ha tenuto fuori dal 29 settembre fino al 4 marzo, giorno dell’esordio con la maglia interista.

Inter, è il turno di Gosens: perché l’olandese non può sbagliare (LaPresse)

Da quel momento, il suo inserimento nella nuova realtà è stato graduale, con sole nove presenze tra Serie A e Coppa Italia, e mai più di 45 minuti giocati. La stagione 2022-23, tuttavia, sarà fondamentale per la sua carriera, e per una serie di ragioni, nell’Inter è chiamato a diventare un elemento imprescindibile.

Inter, perché Gosens potrebbe essere l’uomo chiave della stagione

Inter, perché Gosens potrebbe essere l’uomo chiave della stagione (LaPresse)

Il costo dell’operazione per strapparlo alla Dea è stato piuttosto contenuto, sia per motivi contrattuali, sia per l’infortunio che il giocatore aveva patito. Ma non bisogna dimenticare che, prima dello stop, Gosens era senza ombra di dubbio l’esterno sinistro di maggiore impatto nel nostro campionato, capace di partecipare moltissime volte anche in zona offensiva. Tra Atalanta e Nazionale, si parla di un giocatore che all’attivo conta 40 gol in carriera.

Agli ordini di Gian Piero Gasperini, dal settembre 2019 al maggio 2021 ha vissuto il miglior momento della sua vita: 20 gol e 14 assist in totale in due stagioni di Serie A. Questi, i motivi per cui l’Inter ha investito su di lui. E lui è obbligato, quest’anno, a ripagare la fiducia. Dopo la cessione di Ivan Perisic, infatti, sarà il titolare sulla fascia sinistra, con una pressione addosso non indifferente.

Alla prima stagione intera in un top club, Gosens non può fallire. Dietro di lui, il neo-arrivato Raoul Bellanova è troppo giovane per offrire le stesse garanzie, anche perché viene dal Cagliari. Gli altri due, Matteo Darmian e Denzel Dumfries, sono certo più blasonati, ma tendenzialmente prediligono la fascia destra.

A stimolare, o a mettere ulteriore pressione sulle spalle di Gosens (ma un grande giocatore con la seconda deve saper convivere), è anche un altro grande obiettivo. Il ventottenne sarà infatti osservato attentamente anche da Hansi Flick, commissario tecnico della Germania. Ed il sogno di Gosens, dopo una stagione complicatissima, è quello di tornare leader anche nella propria nazionale, nell’imminente Mondiale del Qatar. Dunque soprattutto quest’autunno, anche a livello personale, sarà di capitale importanza.

Samuele Diodato

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Samuele Diodato

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