Terremoto Juventus, sfuriata di Allegri contro un giocatore che, nonostante le varie occasioni, continua a sbagliare gli atteggiamenti.
Non sono mesi semplici per la Juventus, reduce da una stagione estremamente deludente e speranzosa che i primi colpi di calciomercato fatti, possano riaccendere la tifoseria. Solamente rumors, per il momento, certamente di un certo calibro visti i nomi coinvolti, ma ancora lontani dall’essere ufficializzati. 
In attesa di capire quale calciatore ufficializzare il prossimo colpo di mercato, si continuano a vagliare delle soluzioni che possano consentire alla Juventus di ritornare a vincere sia in Italia che in Europa. Per fare questo, serve riprendere ad ingaggiare i migliori calciatori delle proprie rivali, rinforzandosi e parallelamente indebolendo l’avversario di turno.
Terremoto Juventus, sfuriata di Allegri
Oltre a capire come poter cedere Arthur al miglior offerente, i bianconeri continuano a vagliare delle soluzioni per rinforzare il reparto difensivo. Con l’addio di Chiellini e De Ligt, ad Allegri non può bastare l’arrivo del solo Bremer per potenziare in maniera adeguata la difesa.
Oltre a questi problemi, per Massimiliano Allegri è subentrata anche una questione comportamentale di un suo giocatore. Il calciatore in questione è Moise Kean che, è arrivato in netto ritardo prima della gara con l’Atletico Madrid. Un ritardo inaccettabile, che ha fatto andare su tutte le furie il tecnico livornese.
Una rabbia che non si è placata e che ha portato all’esclusione dell’attaccante italiano dalla lista dei giocatori che affronteranno all’ultima partita amichevole prima dell’inizio del campionato. Un comportamento poco professionale, che porterà sicuramente ad incrinare il rapporto tra il tecnico e l’ex Everton.
Un errore che potrebbe portare l’attaccante italiano ad andare nuovamente via dalla Juventus anche in questa sessione di mercato anche se, dopo l’ennesimo errore comportamentale, un suo addio è anche molto difficile visto che nessuno vorrebbe un giocatore così difficile da gestire. .
