Cristiano Ronaldo, così perdi tutto: a rischio anche il Mondiale

Cristiano Ronaldo più Premier e meno premi. Il campione lusitano non trova spazio in questo United: emarginato da ten Hag. Cosa rischia.

Un film già visto che inizia quasi a stancare. Cristiano Ronaldo parte, ancora una volta, con il freno a mano tirato: anzi, resta proprio ai box. Come lo scorso anno a Torino, parte dalla panchina nell’unica sua presenza-assenza con la Juventus prima di arrivare a Manchester. Allegri l’ha fatto fuori, a distanza di un anno solare ten Hag vede e imita. Nella sconfitta interna contro il Brighton, Ronaldo parte e resta in panchina fino alla seconda frazione, inserimento che non sposta gli equilibri del match.

Cristiano Ronaldo Manchester
Cristiano Ronaldo insofferente a Manchester (LaPresse)

Una scelta che il lusitano soffre perchè si sente un peso: l’allenatore fa di tutto per non nasconderlo, l’insofferenza è reciproca. Stavolta, però, è diverso. Se con Allegri era questione di feeling mai sbocciato, nel caso di ten Hag si tratta di convivenza forzata. CR7, infatti, dopo la Juventus aveva il Manchester United pronto ad aspettarlo. Ora non lo vuole nessuno, né tantomeno qualcuno lo aspetta.

Cristiano Ronaldo, Manchester è una prigione: Mondiale a rischio

Manchester Cristiano Ronaldo
Il campione lontano dai piani di ten Hag (LaPresse)

Chiedere a Jorge Mendes, l’agente che durante un’estate caldissima ha provato a piazzarlo ovunque senza ricevere risposta: il silenzio che apre alle grida. Quelle di Ronaldo che vuole andar via, quelle di ten Hag che non ha gradito come il lusitano si sia fatto gli affari propri – proponendosi in giro – senza rispettare il blasone e la storia dei Red Devils e quelle dei tifosi che non ne possono più della fotocopia di un fenomeno.

Ronaldo è diventato “normale”. Questa è un’amara consapevolezza che rischia di comprometterne il futuro: nell’anno del Mondiale CR7 potrebbe ritrovarsi anche fuori dal giro della Nazionale. Se non gioca con il club, non può essere pronto. Se non è pronto, non può giocare in Portogallo. È un cane che si morde la coda, mentre Ronaldo si mangia i gomiti perchè sa di essere bloccato. Restare al Manchester United sarà un’agonia: anche i tifosi non lo sopportano, come testimonia l’hashtag #Ronaldoout che spopola su Twitter.

Unico spettatore della sua vita (professionale) che volge al tramonto. Dopo la salita arriva la discesa e poi la caduta libera: Cristiano Ronaldo aveva pensato di fare il Mondiale e poi, forse, salutare tutti dopo un ultimo anno. Così, però, rischia di non fare né l’uno né l’altro. Fine bizzarra per un talento che, forse, ha solo la colpa di essersi perso. Ora può essere troppo tardi persino per azzardare una rotta.