Diego Abatantuono allenatore del Milan: è successo davvero, la formazione storica

Diego Abatantuono è un appassionato di calcio da sempre tifoso rossonero. Il Milan fa parte della sua vita: l’ha anche allenato.

Pioli è il suo preferito. Del Milan Scudettato Diego Abatantuono sceglie lui, l’artefice della vittoria rossonera – per l’attore – è il tecnico. Ex interista, ma in grado ugualmente di dare mordente a un collettivo al punto da renderlo unico. Abatantuono conosce a menadito le strategie rossonere: è sempre stato tifoso dei Diavoli.

Diego Abatantuono
Diego Abatantuono allenatore del Milan (ANSA)

Al punto da metterli nei suoi film: i vari “Ecceziunale Veramente” confermano. Maldini, Ambrosini, Shevchenko, Dida sono solo alcuni dei giocatori che nel tempo hanno partecipato alle fatiche cinematografiche di Diego. Quando si tratta di faticare, però, anche lui non si tira mai indietro: il Milan l’ha addirittura allenato.

Diego Abatantuono in panchina: quando ha allenato il Milan

Abatantuono Diego
L’attore in panchina con il Milan (Screenshot Instagram)

Non è una trovata scenica, pura verità: l’attore ha allenato i rossoneri in occasione di una partita del cuore. C’era anche Umberto Smaila in attacco. Volti noti, ma pur sempre convocabili. L’interprete è andato spesso a Milanello per carpire i segreti dei grandi e prendere le mosse da qualche icona. Conserva gelosamente una foto della formazione rossonera da cui ha preso spunto: la recita a memoria come un mantra.

Galbiati, Castagner, Verza, Tacconi, Baresi, Tassotti, Blisset, Piotti, Russo, Battistini, Carotti, Evani, Icardi, Spinosi, Damiani, Incocciati. Una sorta di memorandum per ricordare che ci sono stati tempi diversi da quelli odierni dove vincere non era solo un imperativo ma l’ambizione primaria. Lui stesso si definisce: “Un milanista aristocratico, abituato a ben altri trionfi. Sono contento per i miei figli che hanno visto il Milan vincere. Mi rovinerò in cene, meglio così”, racconta al Corriere della Sera. La passione per il Diavolo è sempre accesa, anche quando in panchina non c’è lui.