Rambaudi e la “profezia” in ESCLUSIVA CT: “Il Milan la più forte, poi..”

L’ex calciatore di Lazio e Atalanta, opinionista Rai gioca il campionato per noi e svela le sue carte alla vigilia del ritorno in campo

Di solito sbaglia poco, quasi un veggente, se si considerano i pronostici di un anno fa, ma anche quelli di due stagioni fa, dove pronosticò l’Inter di Conte (e non era proprio difficile) ma soprattutto quello dell’anno scorso dove riuscì a vedere un testa a testa Milan-Inter, coi rossoneri leggermente favoriti.

E quello, probabilmente, era un po’ più complicato. Quest’anno Roberto Rambaudi ci riprova e non si discosta molto da quello che disse un anno fa di questi tempi.

Rambaudi il campionato sta per ripartire, finalmente. Che ne pensa?

Che era ora di ritornare in campo, quest’anno sarà un torneo strano e più imprevedibile perché ci sarà il Mondiale e, campioni a parte, bisognerà anche vedere quale preparatore sarà più bravo o meno. Sarà una specie di campionato argentino con Apertura e Clausura, e non è mai capitato, per questo dico occhio, anche se...”.

Anche se, cosa?

Nonostante le difficoltà e le stranezze di cui ho parlato ci sono squadre forti, per me anche più di altre, come sempre“.

Quali sono secondo lei?

Per me quella che si è mossa meglio per il lavoro fatto l’anno scorso, dico ancora il  Milan per il contesto perché è cresciuto ancora in qualità tecniche, principi di gioco e lavoro dell’allenatore che, anche grazie a questo, ha vinto il campionato. La società e il tecnico sono intervenuti lì, dove c’erano delle carenze, dietro ci sono certezze come Tomori e Kalulu, in più ritroverà Kjaer, poi ci sono Origi e De Ketelaere che ha qualità. Non ho dubbi è il Milan la squadra da battere

Chi tirerà i calci di rigore al Milan
Chi tirerà i calci di rigore al Milan (LaPresse)

E dietro?

Dietro c’è l’Inter perché ha ripreso Lukaku ma cambierà, modo di giocare e si ritornerà un po’ all’antico, non c’è Perisic, Gosens è un altro tipo di giocatore, palla al piede più che saltare l’uomo, dà i tempi sulla fascia e si inserisce centralmente, poi cambia con le verticalizzazioni davanti per Lukaku. Lui dentro l’area sue due palloni una te la mette dentro, sempre. Intelligente acquisto di Asllani, può crescere molto per me. Il punto è la difesa se non sono in forma quei tre, allora non c’è problema, sarà corsa a due col Milan

E poi c’è la Juve, no?

Per me la Juve non è all’altezza nonostante gli acquisti che ha fatto con Di Maria, Pogba, che non avrà all’inizio e per me è grave, Bremer e lo stesso rientro di Chiesa. Sono grandi giocatori, ma resta un cantiere aperto, certo se acquistano uno come Paredes o lo stesso Paredes allora è un’altra cosa. Il play gli manca. Locatelli? E’ una mezzala o un due di centrocampo, da play rallenta un po’ troppo il gioco“.

E se Locatelli fa come Tonali l’anno scorso?

“No, non succederà”

Il giocatore
Roberto Rambaudi ai tempi della Lazio, qui mentre esulta dopo un gol abbracciato a Nedved e Signori (foto Ansa)

Il resto della truppa?

“La Roma si è rinforzata, ha entusiasmo, ha gente che ha vissuto campionati da vertice e sanno cosa vuole dire giocare per vincere con qualità e autostima. Per me è una mina vagante”

Poi c’è il Napoli che conosce bene…

Il Napoli è una squadra solida, ben precisa e sa quello che vuole. A metà campo è forte, una delle migliori, certo se da via Fabian perde tanto e tutto torna in discussione, ma se resta è un centrocampo forte, con addirittura Zelinski subito dietro, almeno per il momento. C’è Kim che mi sembra forte e un difensore intelligente, ma bisogna vedere come si comporta in campo, ma per me è un grande difensore, perché sa quali sono i suoi limiti. E questa è una dote intelligente”

Infine la Lazio, la “sua” Lazio

La Lazio ha tanto fiducia nell’allenatore, capitano della nave e ha il dovere di portarla in porto. La società ha preso tutti i giocatori che voleva l’allenatore. Il lavoro suo ora deve fare la differenza. Devo dire che fino adesso quello che ho visto mi sembra un po’ la vecchia Lazio dell’anno scorso, quella dell’inizio intendo, poi l’allenatore si è adattato ed è stato intelligente, ma quest’anno non ci possono essere più alibi. Deve competere per il quarto posto e dare spazio ai giocatori forti di qualità