Belotti-Roma, ora può saltare tutto: la mossa che spiazza Tiago Pinto

Belotti-Roma, non ci siamo. La trattativa è ancora in stallo: l’affare non si sblocca e i giallorossi potrebbero perdere l’ex Torino.

Belotti-Roma, tutto fermo. Una stasi che non fa bene alle parti in causa, in particolare modo al calciatore. I giallorossi possono aspettare, anzi sono quasi costretti. Il giocatore, invece, ha fretta di capire. Sapere quale sarà il proprio futuro diventa fondamentale per prendere le misure: attualmente il Gallo è a Palermo, si allena da solo con un preparatore.

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Belotti-Roma, affare in bilico (LaPresse)

Il pit-stop forzato è dovuto ai giallorossi che stanno aspettando di poter piazzare uno tra Felix e Shomurodov in grado di liberare un posto per l’ingaggio di Belotti. L’attaccante ha fatto capire che i tempi sono serrati: Nizza e Galatasaray premono, il centravanti aspetta ma non ha intenzione di rimanere troppo fermo. La prima scelta resta la Roma, ma dopo Ferragosto dovrà arrivare un segnale.

Belotti-Roma, l’affare potrebbe saltare: gli scenari

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Il centravanti a un bivio di mercato (LaPresse)

Anche perchè dalla Turchia spingono: dopo Mertens e Torreira vogliono anche Belotti, pronti 6 milioni a stagione. Il doppio di quanto potrebbe offrire la Roma. Il Gallo, però, ha accettato i giallorossi perché non vuole andare all’estero: i turchi, tuttavia, sarebbero pronti a fare un blitz in Italia per portarlo direttamente in sede. Una sorta di Friedkin alla turca: prendono l’aereo privato e procedono con la chiusura. Se non fosse che Belotti preferisce l’Italia avrebbero già ultimato la trattativa.

Una risposta deve, quindi, arrivare in tempi brevi: a Bologna temporeggiano ancora. Shomurodov piace, il problema è la formula: i giallorossi vogliono un diritto di riscatto fissato a 10 milioni, mentre i felsinei premono per il prestito secco. Al centro Mourinho che, indirettamente, ha chiesto Belotti facendo capire a più riprese che il collega uzbeko non rientra più nel progetto. Un mosaico dalle tessere incastrate. Dopo Ferragosto ogni matassa dovrà essere sbrogliata, le conseguenze sembrano essere già tracciate.