Serie A in tv, i problemi non finiscono: le criticità di DAZN hanno coinvolto persino la politica. Ora gli scenari si complicano: spunta Sky.
Serie A, l’affare si ingrossa: la Lega non sta vivendo bene le ultime 48 ore. La due giorni di campionato ha fatto emergere un nuovo problema. I tifosi non riescono a vedere le partite: criticità che si è verificata già alla fine dello scorso anno calcistico, ma i problemi su DAZN non sono finiti. Ormai seguire una partita per molti è diventata un’impresa: l’emittente, dal canto suo, ha fornito dei link alternativi per la visione.
Troppo tardi e in maniera esageratamente trascurata: questo ritiene la Lega Serie A che punta i piedi, la questione infatti sarebbe finita addirittura in Parlamento con la Vezzali – Sottosegretario allo Sport – pronta a prendere provvedimenti. La situazione è complessa: per questo DAZN sarebbe stata messa alle strette. O si trova una soluzione in tempi rapidi, oppure saranno presi provvedimenti.
DAZN nel caos: la Lega Serie A pronta all’ultimatum, gli scenari

Nella fattispecie non sono bastate le giustificazioni che gli esponenti di DAZN avrebbero fornito agli addetti ai lavori della Serie A: sarebbe, quindi, scattato un incredibile ultimatum. O le cose cambiano – in positivo e in fretta – oppure si torna all’antico: diritti appaltati, questa l’indiscrezione delle ultime ore, in sublicenza a Sky.
Il colosso di Rogoredo all’ipotesi già si frega le mani. Anche perchè l’ok della Lega, secondo disposizioni, ci sarebbe già . Nel senso che dai piani alti avrebbero fatto sapere che, se DAZN non è in grado di rimediare agli errori sin qui visti, l’unica (e sola) alternativa possibile è Sky.
Nello specifico, il colosso televisivo ha già un accordo in comune con DAZN, ma attualmente non si tratta di sublicenza: vige – al momento – una condivisione di mezzi. Ovvero DAZN figura tra le app disponibili su Sky Q. Sublicenza vorrebbe dire la concomitanza di trasmissione delle partite. Ora a Rogoredo ne toccano solo tre in co-esclusiva: si tratterebbe di prendere il resto. Nei prossimi giorni – è il caso di dirlo – è atteso un segnale. E senza rotellina.