Il Barcellona “boccia” Piquè: no secco di Laporta. Cosa ha combinato il campione

Il Barcellona allontana Piquè: sodalizio con il campione sempre più a tinte chiaroscure. Ennesimo no di Laporta: cos’è successo.

Barcellona-Piquè, sempre più lontani: il club catalano ha attuato una convivenza forzata con il campione, le ragioni sono di diversa natura. In primis c’è la questione stipendi: tutti gli effettivi dei catalani hanno dovuto correggere il tiro. Abbassarsi l’ingaggio non solo per volere del Presidente Laporta, ma anche e soprattutto per ragioni economiche. C’è un deficit da risanare, come dimostra il bilancio ma anche le nuove politiche del Camp Nou: lo stadio è diventato una sorta di sala congressi.

Barcellona Piquè
Piquè braccio di ferro con il Barcellona (LaPresse)

È affittabile per eventi e occasioni speciali, senza contare le attività culturali e le possibili visite al museo del club che vanno a incentivare introiti. Una serie di meccanismi per rimpinguare il portafoglio della società, segno che abbassare il monte ingaggi non è l’unica cosa da fare. Questo ha fatto storcere il naso a Piquè: il difensore ha accettato a mezza bocca di ridursi lo stipendio.

Barcellona-Piquè, ennesimo atto: l’ultima “bravata” del campione

Ora è considerato un campione attaccato alla maglia, ma a non deporre a favore dello spagnolo ci sono le sue beghe personali: la situazione con Shakira, soprattutto le notti brave in discoteca, avrebbero messo in cattiva luce anche il club che sarebbe stato sul punto di cederlo. Non avendo mercato, il difensore è rimasto in Catalogna. Laporta accetta, ma non fa i salti di gioia.

Barcellona no Piquè Laporta
Laporta respinge Piquè (LaPresse)

Non li fa neppure dopo che Piquè ne ha combinata un’altra delle sue: la società blaugrana sta vendendo parte dei diritti dei “Barça Studios”. Atto doveroso per non rischiare altre perdite: gli acquirenti non mancano, tra gli interessati, però, figura la Kosmos. Società di Gerard Piqué che avrebbe tentato la sortita: voleva acquistare il 25% delle quote. Gesto che ha lasciato di stucco Laporta, costretto a dire di no.

Le ragioni, anche stavolta, sono di natura etica: il Barcellona non gradisce che un suo tesserato, fra l’altro con il contratto ancora in essere, metta piede in società. Una promiscuità che potrebbe alterare i delicati equilibri in spogliatoio e non solo: la “prova di forza” del calciatore ha indispettito Laporta. Il dialogo tra le parti si fa sempre più pesante: l’ennesima stoccata in quella che sembra essere, in sostanza, una guerra di nervi.