Monza, Berlusconi subito in pressing su Palladino: la confessione

Silvio Berlusconi, patron del Monza, mette subito sotto pressione Raffaele Palladino, neotecnico del club brianzolo, con un’inattesa investitura

Dopo sei giornate, e un solo punto in classifica, Giovanni Stroppa, l’allenatore della storica promozione del Monza in Serie A, è stato sollevato dalla guida tecnica della prima squadra del club brianzolo.

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi, patron del Monza (Lapresse)

Al suo posto, dopo che sono stati sondati diversi profili, tra cui quello di un veterano delle panchine come Claudio Ranieri, è subentrato Raffaele Palladino, un passato da calciatore di buon livello ma un neofita come tecnico ai massimi livelli: nel suo curriculum, infatti, solo esperienze come allenatore della delle squadre giovanili del club brianzolo.

Quasi un Carneade della panchina e quindi, a detta di molti osservatori, troppo inesperto per guidare fuori dalla zona retrocessione una squadra che, presentatasi ai nastri di partenza con l’obiettivo di una tranquilla salvezza, al momento si ritrova in fondo alla classifica.

Tuttavia a rassicurare tutto l’ambiente brianzolo ci ha pensato Silvio Berlusconi in persona, patron del Monza, con un’inaspettata dichiarazione che suona come un’investitura e che proprio per questo aumenta la pressione sul giovane tecnico del Monza.

Berlusconi: “Palladino è il nuovo Sacchi!”

Raffaele Palladino
Raffaele Palladino, allenatore del Monza (Lapresse)

“Abbiamo fiducia in Palladino, sono sicuro che riusciremo presto a rimetterci in carreggiata e a ben figurare anche in Serie A. Lui come Sacchi? Non conosco abbastanza Palladino per fare paragoni, con la nostra vicinanza assidua e con i nostri consigli tecnici, come abbiamo fatto per 30 anni al Milan, io credo che farà bene“, le parole dell’ex Presidente del Milan.

Dunque, l’ex Premier non ha alcun dubbio: Raffaele Palladino saprà ripercorrere le orme di Arrigo Sacchi che, sbarcato a Milanello tra lo scetticismo generale in quanto era alla sua prima esperienza al timone di un club di Serie A, è stato non solo il demiurgo dei primi trionfi dell’era berlusconiana del Milan ma anche il miglior interprete della filosofia calcistica di Silvio Berlusconi, quella del “vincere e convincere“.

Motivo per il quale il riferimento a Sacchi non è casuale: Palladino, infatti, dovrà tirare fuori il Monza dalle sabbie mobili della zona retrocessione attraverso un gioco offensivo e sempre votato all’attacco, in perfetta sintonia quindi con quelli che da sempre sono i dettami tattici di Silvio Berlusconi.