Buffon racconta l'”incubo” Champions: la confessione è inaspettata

Gigi Buffon ha rilasciato alcune dichiarazioni sul palco del Festival dello Sport di Trento: leggi le sue parole 

Buffon è stato ospite al Festival dello Sport di Trento e per l’occasione ha rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto interessanti sulla sua carriera. Il classe ’78 non è mai banale quando viene intervistato e non lo è stato neppure in quest’occasione, tant’è che le sue considerazioni hanno fatto il giro del web e dei social network.

Buffon
Gigi Buffon, ex portiere della Juventus (Foto LaPresse)

Il portiere del Parma, oltre a rispondere alla solita domanda sul ritiro, ha elogiato Roger Federer per la sua carriera e per essere stato uno esempio positivo per i giovani in tutti questi anni. Le sue parole all’indirizzo del tennista svizzero: “Ci sono icone dello sport che nel momento in cui dicono basta fanno fermare per un istante le nostre vite. A certe persone bisognerebbe dare l’elisir di lunga vita, è un peccato vederli smettere”. 

Poi ha aggiunto sottolineando il perché lui ha deciso di continuare a giocare: “Io ho continuato a giocare per tante ragioni, mi sento ancora forte e competitivo e chi si sente così non deve smettere, non voglio andare al centro commerciale. Ma c’è un’altra ragione: io sto vivendo la mia età dell’oro”.

Buffon e la non vittoria della Champions: “Non mi interessa perché…”

Buffon, portiere del Parma (Foto LaPresse)

Buffon ha poi posto l’accento sul fatto che nella sua carriera non abbia mai vinto la Champions, uno scenario che sembra non toccarlo più di tanto: “Se smetto sono felice, ma posso continuare per quanto voglio, mi sono appropriato di una dimensione mia, non c’è l’ambizione di vincere, sono un uomo felice vedendo il tifoso che mi vuole in porta e mi chiede la Serie A, è qualcosa di gratificante. Ma per dirvene una a me di non aver vinto la Champions non me ne importa niente”. 

Infine ha concluso: “Sono stato felice di aver combattuto, per vincerla, so quanto sia importante per i tifosi, la società, i compagni. Ma io non ho bisogno di vincere una o 8 Champions per sapere quanto valgo, la verità è che mi sono appropriato della libertà”.