Juventus, rivoluzione con o senza Allegri: il piano per tornare grandi

La Juventus vuole continuare su una strada ben precisa: con o senza Allegri ci sarà una rivoluzione per provare a tornare ai massimi livelli.

Massimiliano Allegri ha potuto lavorare solamente con sei giocatori alla Continassa, durante la sosta per le nazionali. Se ha lavorato su qualcosa di diverso, dunque, lo ha potuto fare solo sulla carta insieme al suo staff. E di qualsiasi cosa si tratti, andrà messa in pratica al più presto: la partita col Bologna, domenica, obbliga il livornese a vincere per non rischiare davvero l’esonero.

Juventus, rivoluzione con o senza Allegri: il piano per tornare grandi
Juventus, rivoluzione con o senza Allegri: il piano per tornare grandi (LaPresse)

Intanto, la dirigenza sembra aver deciso i piani per il prossimo futuro, che dovrà necessariamente vedere la Vecchia Signora protagonista, con o senza Allegri sulla panchina. Lo scenario previsto passa da scelte che da tempo sono nella testa non solo dei vertici del club, ma anche dei tifosi.

Juventus, le tappe della rivoluzione: come cambierà la squadra

Juventus, le tappe della rivoluzione: come cambierà la squadra
Juventus, le tappe della rivoluzione: come cambierà la squadra (LaPresse)

Pian piano, negli anni, la Juventus ha perso i giocatori che con lei avevano la storia nel decennio passato: diversi anni fa Andrea Barzagli, poi Gianluigi Buffon (due volte) ed infine Giorgio Chiellini e Paulo Dybala. E questa volta potrebbe toccare ad altri due nomi che da tanto tempo vestono la casacca bianconera: Juan Cuadrado ed Alex Sandro.

Entrambi sono in scadenza, alla fine di questa stagione. E l’intento della società di abbassare il monte ingaggi potrebbe facilitare il loro addio a parametro zero. D’altronde, già quest’anno, Cuadrado ha esercitato l’opzione unilaterale per il rinnovo. E per restare, a quasi 35 anni, dovrebbe accettare non solo un’offerta al ribasso, ma forse anche un ruolo di secondo piano.

Segnato sembra invece il destino di Alex Sandro, che percepisce un ingaggio di 6,5 milioni, ma negli ultimi anni è solo il lontano parente del terzino di grande forza fisica e corsa che si era visto appena sbarcato a Torino. Le sue chance di permanenza, dunque, sembrano ridotte al lumicino come quelle di Adrien Rabiot. Per il francese, il discorso è simile: in scadenza di contratto, con uno stipendio da 8 milioni, le ragioni per andare verso il rinnovo sono davvero poche (e la Juventus, in estate, aveva già provato a cederlo).

Infine, la situazione è in divenire anche su tre nuovi acquisti come Angel Di Maria e Leandro Paredes. Il primo ha voluto un contratto di un solo anno, ed avrà il destino nelle sue mani al termine della stagione. Il centrocampista ex Roma, invece, oltre a provare a convincere El Fideo a restare, dovrà però guadagnarsi il posto facendo sì che scattino le condizioni per rendere il suo acquisto definitivo.