Infortunio in nazionale, Immobile sbotta: ecco perché [VIDEO]

Il giocatore della Lazio e dell’Italia campione d’Europa chiarisce quanto accaduto prima della partenza in Ungheria

Non gli è andata giù per niente. Passare per quello che non ci tiene all’Italia e soprattutto far credere che anche lui in prima persona si fosse messo in mezzo per non scendere in campo e non rischiare per il campionato. Sono giorni che si tiene Ciro Immobile, perché, poi, alla fine, in mezzo ci va sempre lui.

Prima di Ungheria-Italia, sfida valevole per la Nations League, il giocatore della Lazio si infortuna, vengono fatti gli esami e si nota che qualcosa, un piccolo edema, ancora è ben presente, ma Ciro stesso si prepara a partire, gira una foto di lui sotto l’aereo e poi la comunicazione che non sarebbe partito, allegata la “bufala” che ci fosse stato un intervento di Lotito.

Immobile Lazio Fantacalcio
Ciro Immobile, attaccante e capitano della Lazio (LaPresse)

La replica di Ciro

Immobile che non parte per l’Ungheria perché la Lazio non ha voluto, i medici della nazionale sono rimasti perplessi e si sono adeguati. Bugie. Storia già chiarita da Mancini e ora pure da Ciro Immobile che, a margine della presentazione della partita della pace organizzata dal Papa (un appuntamento a cui il laziale tiene in modo particolare), ha spiegato cosa è realmente successo.

“È stato creato un caso inutile – ha detto Immobile -, purtroppo c’è stata la situazione della mia foto in partenza. Stavo solamente aspettando Mancini che scendesse dall’aereo, che era andato a votare. È stata una casualità. Io stavo per partire nonostante non potessi giocare. Poi ci siamo trovati d’accordo sul fatto fosse inutile fare un viaggio, meglio tornare a casa e fare tutte le visite”.

Immobile e Mancini
Immobile e Mancini (ANSA)

E allora? “Niente – ha chiuso l’attaccante della Lazio con un sorriso – e quindi erano tutti contenti così, un po’ meno io che avrei voluto giocare. Quando ti succede un infortunio, ci sta. Non era una cosa grave, ma rischiosa, devo essere sincero, siamo stati tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Sono tornato a Roma per fare le terapie”. Con lo Spezia, alla fine, dovrebbe giocare senza problemi, ma il dubbio c’è.

Sulla partita della pace ci tiene a dire alcune cose: “Il calcio ha una grande responsabilità. Il Papa ci ha dato questa missione di mandare questo messaggio importante, noi lo faremo a voce alta. Lo vogliamo gridare a tutto il mondo, sperando ci siano tante persone a seguirci, soprattutto che ci sarà tanta gente allo stadio. In più, ci sarà motivo per ricordare e ringraziare ancora una volta Maradona per ciò che ha fatto, in campo e fuori”.