Darwin Nunez-Liverpool, un rapporto già in crisi: “E’ colpa di Klopp!”

Darwin Nunez-Liverpool, un rapporto già in crisi: “E’ colpa di Klopp!”. E’ stato uno degli acquisti più cari dell’ultima sessione di mercato

Per strapparlo al Benfica e ad una concorrenza particolarmente qualificata e agguerrita, il Liverpool non ha badato a spese, versando nelle casse del club lusitano una cifra che tra base fissa e bonus potrebbe raggiungere i 100 milioni di euro.

Nunez
Darwin Nunez (LaPresse)

Darwin Nunez, 23enne centravanti uruguaiano considerato in patria il vero erede di Edinson Cavani, aveva iniziato alla grande la stagione firmando un gol decisivo in Charity Shield e risultando il migliore in campo.

A fare da contraltare la pessima prestazione di Erling Haaland, il bomber norvegese fiore all’occhiello del mercato del Manchester City apparso ancora spaesato.

Da allora però i rapporti di forza sono cambiati radicalmente: Haaland sta trascinando i Citizens a suon di gol ed è già un idolo dei tifosi, Nunez si è invece eclissato evidenziando significativi problemi di adattamento.

E anche il rendimento delle due squadre finora è diametralmente opposto: i campioni d’Inghilterra sprizzano energia e forza da tutti i pori, il Liverpool arranca in posizioni di retroguardia.

Darwin Nunez spiega il motivo della crisi: tifosi spiazzati

Klopp
Jurgen Klopp (LaPresse)

Intervistato dal network americano ESPN, Darwin Nunez ha rivelato che a sorpresa la causa principale di questo calo di rendimento è la lingua. Ed è lui stesso a chiarire perchè.

La verità è che onestamente quando il tecnico parla alla squadra io non capisco nulla. E devo chiedere ai miei compagni di squadra quello che è appena stato detto“.

Dunque, il problema consiste nella mancata conoscenza dell’inglese da parte del giocatore. O viceversa della lingua spagnola da parte di Jurgen Klopp.

In realtà il bomber uruguaiano ammette che le indicazioni fornite dall’allenatore tedesco non siano poi così complicate: “Penso che il suo gioco sia molto chiaro, ci dice di fare cose semplici, di non avere paura di giocare il pallone e di avere fiducia in noi stessi. E poi, quando perdiamo il pallone, ci chiede di pressare“.

Insomma, quasi certamente è solo una questione di tempo: a differenza di Haaland, che aveva già una buona padronanza dell’inglese, Darwin Nunez deve ancora approfondirne la conoscenza.