Mondiali Qatar 2022, nuova protesta: lo faranno davvero

Nuova protesta contro la precaria situazione dei diritti umani in Qatar dove si giocherà la prossima edizione dei Mondiali

Manca poco più di mese all’inizio dei Mondiali in Qatar che, come è noto, ahinoi, non vedrà l’Italia tra le Nazionali protagoniste. Le altre che si contenderanno il titolo iridato in attesa di scendere in campo nel frattempo sono scese sul piede di guerra contro l’Emirato che ospiterà l’imminente rassegna mondiale.

Mondiali Qatar 2022
Mondiali Qatar 2022 (Ansa)

Più ci avviciniamo all’inizio della massima competizione calcistica e più si moltiplicano le iniziative di protesta contro il Qatar, reo, per l’opinione pubblica internazionale, di non promuovere e tutelare i diritti umani oltre a discriminare la comunità LGBT.

E così alle 9 Nazionali europee, tra cui l‘Inghilterra, i cui capitani giocheranno indossando al braccio una fascia che riproduce i colori dell’arcobaleno (simbolo della comunità LGBT) con sovrimpressi un cuore e la dicitura “One love“, si aggiunge l’ultima iniziativa della Danimarca.

Mondiali Qatar 2022, Gianni Infantino: “Le cose sono cambiate”

Gianni Infantino
Gianni Infantino, Presidente FIFA (Ansa)

Lo sponsor tecnico della Danimarca qualche giorno fa ha reso noto che la terza maglia della Nazionale danese ai Mondiali in Qatar sarà di colore nero, “listata a lutto” per protesta contro il mancato rispetto dei diritti umani nell’Emirato.

Ebbene, la Federazione calcistica del Paese scandinavo rilancia preannunciando, con una nota ufficiale, che i suoi nazionali andranno in Qatar senza le rispettive famiglie al seguito. “Non vogliamo incrementare i profitti del Qatar. Abbiamo ridotto al minimo le nostre attività di viaggio in un Paese che non rispetta i diritti umani”, la motivazione della singolare iniziativa danese.

Di tutt’altro avviso è invece Gianni Infantino, Presidente della FIFA. Per il numero 1 del massimo organismo calcistico mondiale i Mondiali di calcio hanno contribuito a migliorare il quadro dei diritti umani in Qatar. “Le sono cambiate“, ha sentenziato il Presidente della FIFA.

Insomma, prima ancora che si dia inizio alla contesa agonistica i Mondiali in Qatar fanno già discutere contrapponendo le Nazionali partecipanti al massimo organo di governo del calcio.