In una delle rassegne più importanti dell’anno, Erland Fagerli sconfigge il fratello Brynjar mentre il titolo freestyle femminile va all’americana Caitlyn Schrepfer
Il mondo del freestyle non è solo sui social network e sui video che impazzano tra You Tube e Instagram. 
Ormai quella del football freestyle può essere considerata a buon diritto una vera e propria disciplina regolamentata da norme e riconosciuta ufficialmente. Da tempo si parla di un inserimento della WFFA, la federazione internazionale del football freestyle, all’interno della FIFA. Qualche anno fa si parlava addirittura di una possibile esibizione olimpica.
Nel frattempo il mondo del freestyle continua ad allargarsi, forte di sponsorizzazioni importanti, di viralità social ma anche della passione di tanti calciatori professionisti che amano esibirsi nei trick più complicati ed eccentrici.
Pola ha ospitato uno degli eventi più amati in assoluto del football freestyle, il Red Bull Street Style. Sedici professionisti ormai noti e affermati in tutto il mondo che si sono affrontati di fronte a una giuria specializzata e a un pubblico finalmente di nuovo molto numeroso. Le ultime edizioni, dettate purtroppo dai limiti della pandemia, sono finalmente alle spalle. Il freestyle è tornato al suo pubblico abbracciando migliaia di persone e dando spettacolo: così come nelle sue migliori tradizioni.
Freestyle, a Pola vincono Fagerli e Schrepfer
Nella gara maschile si sono affrontati ancora una volta i fratelli Brynjar ed Erlend Fagerli, norvegesi. Un vero e proprio sogno che è diventato realtà, che ricorda in qualche modo il mito delle sorelle Venus e Serena Williams sul campo da tennis. Il tutto in quello che è stato l’ultimo torneo ufficiale per Brynjar che poco prima della competizione di Pola ha annunciato il suo ritiro dalle gare. Per Erlend è il terzo titolo consecutivo.
Titolo femminile per la statunitense Caitlyn Schrepfer, un’autentica leggenda del freestyle internazionale. Famosa per il suo stile acrobatico e per le combo tra le quali l’appluaditissimo Cait-Flip. Netta la sua affermazione in semifinale sull’esordiente giapponese Miyoshi Miharu e in finale sulla ex campionessa del mondo Aguska Mnich. Un momento significativo anche per le competizioni al femminile che finalmente faranno un significativo salto di qualità visto che, considerando il gran numero di richieste e di iscrizioni, l’anno prossimo anche la competizione riservata alle ragazze avrà sedici finaliste.
Deliziosa l’immagine dei fratelli Fagerli a braccetto sul gradino più alto del podio. “Ha vinto la nostra famiglia – ha detto la medaglia d’oro – abbiamo dato un grande spettacolo. Se non ci fosse stato Brynjar non ci sarei stato io. Oggi la vittoria è tato mia quanto sua”.
Appuntamento al prossimo anno, in Kenya, dove il freestyle torna a una finale mondiale per la prima volta dal 2010.
La finale maschile tra Brynjar ed Erlend Fagerli
