Lazio, certezza Vecino: perchè l’ex Inter è un perno dei biancocelesti

Lazio, poker servito alla Fiorentina: l’ex Inter tra i migliori in campo, Vecino sempre più perno dei biancocelesti. Le statistiche.

Essere Franchi. La serata di Firenze, per la Lazio, si traduce in una prestazione maiuscola, sincera e mai in discussione. 4-0 e tante certezze ritrovate per Sarri che si gode anche il ritorno al gol di Ciro Immobile. Nuove consapevolezze in questa prima parte di stagione dove, dal primo al sesto posto, sono tutti appaiati.

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Vecino, sempre più certezza della Lazio (LaPresse)

La Lazio non molla e trova tre punti pesanti che a campionato inoltrato faranno la differenza. Di fronte, oggi, la squadra di Italiano che non ha saputo reagire davanti alla furia dei biancocelesti partiti sottotono per poi emergere in un crescendo dopo i primi minuti di gara che hanno visto una fase di studio.

Lazio, Vecino uomo ovunque: la statistica premia l’ex Inter

Tra le certezze laziali troviamo sicuramente, anche Matias Vecino, arrivato in sordina quest’estate con una reputazione che parlava per lui. La trasferta di Firenze ha dimostrato che quelle non erano soltanto voci: un costante frangiflutti che agisce tanto in fase offensiva quanto in quella di contenimento. Torna meno, ma non può essere una colpa.

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Il centrocampista protagonista al Franchi (LaPresse)

Soprattutto se rielabora palloni costantemente e li smista per i compagni che devono soltanto farsi trovare. Visuale di gioco, l’ex Inter ne ha da vendere. Senza contare la peculiarità di valorizzare giocate che sembravano senza speranza. Un rivitalizzante perenne che fa il lavoro sporco in mezzo al campo vincendo, spesso, contrasti affatto scontati.

Punto fermo del Sarrismo

Presenza che si riflette anche nelle statistiche: Vecino segna ed entra nel novero dei giocatori che hanno sempre gonfiato la rete nell’arco delle ultime dieci stagioni di Serie A. Una sentenza che garantisce ai laziali sostanza, ma anche forma. Quando Vecino c’è si stente, non soltanto perchè la rete si gonfia.

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L’uruguaiano punto fermo del Sarrismo (LaPresse)

Insieme a lui Berardi, Bonaventura e Bonucci in questa particolare graduatoria. Le gerarchie che contano lo vedono protagonista e anche nella Lazio conquista credibilità e fiducia. Sarri non rinuncia facilmente a lui: se Inzaghi ha ripreso Correa, ai biancocelesti è arrivata una “contropartita” – anche se arrivata per vie traverse – importante. Il giusto mix tra pragmatismo e talento.