Mondiali, i numeri della prima giornata: il Giappone nella storia

Le storiche vittorie di Giappone e Arabia Saudita sono solo alcuni dei momenti simbolo del primo round di incontri ai Mondiali

Dopo il primo turno di incontri al Mondiale, la vera novità rispetto all’edizione di quattro anni fa in Russia è il cambio di passo delle nazioni arabe. L’Arabia Saudita ha chiaramente firmato l’impresa della prima giornata battendo 2-1 l’Argentina di Leo Messi. Una vera e propria rivoluzione rispetto al deludente 0-5 contro i padroni di casa quattro anni fa.

Mondiali, i numeri della prima giornata: la prima volta storica del Giappone
Mondiali, i numeri della prima giornata: la prima volta storica del Giappone (Lapresse)

Il ct Renard può sognare in grande, e sperare di eguagliare almeno il miglior piazzamento dell’Arabia Saudita nella storia dei Mondiali, gli ottavi a USA 1994. Qatar a parte, hanno ben figurato dal punto di vista tattico e dell’organizzazione di gioco il Marocco e la Tunisia. Le nazionali di Regragui e Kadri hanno dato vita, contro Croazia e Danimarca, a due dei quattro pareggi senza gol che si sono registrato nel primo round di incontri a Qatar 2022.

A questo punto non è da escludere che la prima edizione pre-natalizia della Coppa del Mondo diventi anche quella con più 0-0 nella fase a gironi, sette, registrati nel 1982, 2006, 2010 e 2014.

I trend dei Mondiali a Qatar 2022

I trend dei Mondiali a Qatar 2022
I trend dei Mondiali a Qatar 2022 (Lapresse)

Alcuni dei trend che stanno caratterizzando i Mondiali in Qatar si possono considerare per certi versi prevedibili. Uno di questi è la solidità difensiva dell’Uruguay. La Celeste, infatti, non subisce gol nella fase a gironi di una Coppa del Mondo dal 2014, dal pareggio di Wayne Rooney nel match contro l’Inghilterra a Sao Paulo a un quarto d’ora dalla fine.

Ma alla solidità difensiva ha abbinato decisamente poca creatività offensiva. Durante Uruguay-Corea del Sud, infatti, si è visto un solo tiro in porta: il dato più basso in un Mondiale dai tempi di Danimarca-Scozia a Messico ’86.

Ma non si può nemmeno dire che sia un Mondiale con pochi gol. Dopo il primo giro di partite di tutte le nazionali coinvolte si sono visti 41 gol, tre in più di quanto registrato in Russia quattro anni fa allo stesso punto del torneo. In altri termini, si sono segnati in media 2,56 gol a partita.

E alcuni di questi sono storici. Certamente lo è il rigore di Cristiano Ronaldo, primo giocatore a realizzare almeno una rete in cinque edizioni diverse dei Mondiali. E lo è altrettanto quello di Takuma Asano, che ha completato il 2-1 alla Germania e firmato la prima vittoria in rimonta del Giappone ai Mondiali. Un gol e una vittoria ispirati proprio dall’impresa dell’Arabia Saudita contro l’Argentina.