Petkovic come Henry, da meteora in Serie A ad eroe al Mondiale: i 5 precedenti

Petkovic, meteora in Serie A, è diventato eroe della Croazia al Mondiale. Prima di lui, altri 5 precedenti davvero eclatanti.

Bruno Petkovic ha realizzato il gol del pareggio ai supplementari contro il Brasile, tenendo in vita la Croazia poi vincitrice ai calci di rigore. Entrato dalla panchina, l’attaccante della Dinamo Zagabria ha messo la zampata decisiva diventando uno degli eroi della squadra guidata da Zlatko Dalic.

Bruno Petkovic
Bruno Petkovic (Ansa)

Non tutti sanno, però, che il ventottenne croato ha un passato in Italia. Tra il 2012 ed il 2018, infatti, ha vestito le maglie di Catania, Bologna e Verona oltre a quelle di Varese, Reggiana, Virtus Entella e Trapani tra Lega Pro e Serie B. Una vera meteora del calcio italiano che ricalca il percorso vissuto da altri giocatori tra Serie A e Mondiale, alcuni dei quali anche molto blasonati.

Socrates ed Henry prima di Petkovic: le 5 meteore in Italia che hanno brillato al Mondiale

Thierry Henry
Thierry Henry (Ansa)

Nel nostro riepilogo, non possiamo che partire da una stella assoluta come Socrates. Tre volte vincitore del Campionato Paulista tra il 1979 ed il 1983 con il Corinthians, oltre che capitano del Brasile nel Mundial del 1982, è stata la Fiorentina la prima ed unica squadra europea nella quale il gioiello verdeoro ha militato.

Una sola stagione in Toscana per lui (1984-85) con 28 presenze e 6 gol all’attivo e tanta delusione per i suoi tifosi. Nel 1986 tornerà in Brasile, per chiudere la carriera. Prima però un ultimo ballo con la Selecao: nel Mondiale in Messico, finito purtroppo ai quarti, metterà segno 4 reti, tra le quali quella decisiva nell’1-0 alla Spagna, e la doppietta nel 3-0 all’Irlanda del Nord.

Proseguendo in ordine temporale, per motivi presto detti il precedente più illustre è forse quello di Laurent Blanc. Arrivato al Napoli nella stagione 1991-92, il francese sarà tra i protagonisti della stagione, prima di lasciare però la squadra per via dei forti contrasti con la società. Nel frattempo, la sua carriera con la maglia della Francia prosegue, e per alcune partite ne sarà anche capitano. Nel 1998, poi, il momento di gloria: nel cammino verso la vittoria finale, un gol fondamentale nell’1-0 in ottavi di finale contro il Paraguay.

Dopo di lui, un salto temporale fino al luglio del 2000, quando Robbie Keane arrivò all’Inter. Per sua sfortuna, però, dopo un buon inizio Marcello Lippi verrà esonerato, e da Marco Tardelli l’irlandese non verrà affatto considerato. Poi, però, diventerà un piccolo rimpianto per i nerazzurri, e non solo per i più di 100 gol messi a segno in Premier League. Nel Mondiale 2002, in Corea, con l’Irlanda segnerà 3 gol, con un ruolo decisivo nel passaggio agli ottavi di finale.

In contemporanea alla vicenda di Keane, un capitolo estremamente doloroso per l’Italia è quello riguardante Ahn Jung-hwan. Un nome che evoca pessimi ricordi ai tifosi per il gol decisivo siglato negli ottavi del Mondiale 2002 all’Italia. E pensare che il coreano militava dal 2000 nel Perugia, con cui giocò anche 30 partite in prestito. Il presidente degli umbri, però, non digerì il gol all’Italia, che segnò così la fine della sua avventura in Serie A.

Per finire, ultimo in ordine temporale, ma forse il più prestigioso in questa nostra lista, c’è Thierry Henry. L’icona dell’Arsenal, diventato poi anche miglior marcatore della Francia (prima del recentissimo sorpasso di Olivier Giroud) è forse uno dei più grandi rimpianti della storia della Juventus.

Metà stagione per lui tra il 1999 ed il 2000, con 3 gol in 20 partite, poi il trasferimento tra le fila dei Gunners, con una finale di Champions League persa nel 2004. Due anni più tardi perderà anche la finale di Berlino al Mondiale, ma non prima di vivere un momento storico simile a quello di Petkovic. Nei quarti, infatti, fu proprio Henry a decidere la sfida col Brasile, vinta 1-0. Corsi e ricorsi storici, insomma, col croato che si augura però un epilogo diverso rispetto a quello dell’illustre collega.