Mkhitaryan e il “problema” Armenia: “Ha fatto sempre bene, ma…”

Mkhitaryan e il “problema” Armenia: “Ha fatto sempre bene, ma…”. Il trequartista dell’Inter spiegato da chi l’ha scoperto da giovanissimo

Tra i numerosi talenti che l’attuale vicedirettore sportivo dello Shakhtar Donetsk Carlo Nicolini ha scoperto c’è anche l’attuale centrocampista dell’Inter, il 33enne Henrikh Mkhitaryan, che dopo due stagioni trascorse nella Roma ha accettato la proposta del club vice campione d’Italia lasciando i giallorossi da giocatore svincolato.

Mkhitaryan nerazzurro
Henrik Mkhitaryan – Calciotoday.it

Nato a Erevan quasi 34 anni fa Henrikh Mkhitaryan ha iniziato a giocare ad alti livelli nel Metalurg, nella stagione 2009-2010. Ad accorgersi subito delle sue enormi qualità è stato il club ucraino di maggior prestigio e dallo scouting più capace e competente, lo Shakhtar Donetsk. L’attuale vice direttore sportivo del club ucraino ed esperto di calcio internazionale, Carlo Nicolini, svela le qualità tecniche e umane del fantasista armeno che arrivò allo Shakhtar nell’estate del 2010.

Mkhitaryan, il suo limite è il passaporto armeno: parola di Nicolini

Bastava avere un passaporto che non fosse armeno. Gli voglio un bene dell’anima, lo sento spessissimo. Lo seguivamo quando aveva appena 16 anni. Dopo due anni giochiamo contro di lui di nuovo e anche quella volta era tra i migliori“. Secondo Nicolini l’unico limite che ha parzialmente frenato la carriera dell’ex giocatore della Roma è stata proprio la sua nazionalità. “Parla correttamente sette lingue – prosegue Nicolini -, non ha mai preso appartamenti in centro città ma sempre affianco al centro sportivo, era focalizzato solo sulla squadra”.

Mkhitaryan raccontato
Henrik Mkhitaryan – Calciotoday.it

Henrik aveva capacità aerobiche fantastiche, un’ottima tecnica. Lui parte come giocatore offensivo, Lucescu lo convinse a fare un campionato da mediano perché in una grande squadra bisogna saper fare anche la fase difensiva”. Ma l’esperimento da mediano è durato una sola stagione, perchè poi Mkhitaryan è stato subito schierato nel suo ruolo preferito.

Carlo Nicolini ricorda il momento in cui il club decise di vendere la stella del calcio armeno: “L’anno dopo gli abbiamo fatto fare il 10, ha fatto il record di gol e lo abbiamo rivenduto a cifre spaventose per l’epoca al Borussia Dortmund, 40 milioni erano tanti soldi. Dovunque è andato ha fatto bene, con un altro passaporto se ne sarebbe parlato molto prima“.

E forse non sarebbe venuto in Italia a fare le fortune prima della Roma e adesso dell’Inter, con cui sogna di vincere lo scudetto.