Serie A, scenario drammatico: “Dati ascolto vergognosi” | Il motivo della crisi

La Serie A non attraversa un periodo florido: ecco cosa sta succedendo e i motivi della crisi sul dato di ascolto, secondo il noto giornalista Ivan Zazzaroni. 

Tra la penalizzazione contro la Juventus, il campionato spezzatino e le polemiche degli utenti contro DAZN, la stagione della Serie A sta attraversando un periodo decisamente negativo.

Serie A
Serie A in crisi: ecco cosa sta succedendo (TvPlay.it)

Ad inizio campionato, a causa di problemi tecnici, molti abbonati alla piattaforma streaming, che trasmette in diretta la maggior parte delle partite, hanno avuto tantissimi problemi. I collegamenti non erano perfetti, le partite clou si bloccavano e causavano enormi disagi ai consumatori.

Ma questo, secondo Ivan Zazzaroni, è frutto di un prodotto di qualità totalmente scadente: ecco che cosa non va secondo il direttore del Corriere dello Sport.

Serie A, Zazzaroni non ci sta: “Prodotto scadente”

Nel corso della diretta di TvPlay è intervenuto Ivan Zazzaroni sul tema della pirateria e su come migliorare il prodotto calcistico in Italia. Secondo il direttore del noto quotidiano sportivo, attualmente la Serie A non offrirebbe un buon prodotto ai telespettatori.

Zazzaroni
Zazzaroni lancia l’allarme: la Serie A è un prodotto scadente

Se avessimo oggi il calcio degli anni ’80 con ogni probabilità la gente pagherebbe senza problemi – ammette Zazzaroni ricordando che ci sono in Italia alcune zone in cui la connessione e in generale il prodotto offerto non è di qualità – Abbiamo dati di ascolto vergognosi!“.

Il giornalista ha poi proseguito la sua analisi: “Ad oggi siamo in uno stato di crisi assoluto, con tanti casini e con la gente che ha molti meno soldi in tasca. Oltretutto, il prodotto è scadente. Lo scenario è drammatico“. Zazzaroni poi ricorda anche che rispetto a quando la Juventus fu condannata alla Serie B post-Calciopoli le cose sono ben diverse: “All’epoca la Serie A era molto più allettante di quella di oggi“.

In merito alla pirateria, invece, ha suggerito un rinnovamento dei mezzi di telecomunicazione in tutto il Paese: “Servono tecnologie e leggi che puniscono chi commette i reati. Se si può combattere con un prodotto migliore, costi minori e una struttura tecnologica più efficace“.