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Calcio Estero

L’allenatore della Dinamo Bucarest colpito da infarto in campo, il match si gioca

Bisognava fermarsi e invece si è continuato a giocare. E’ successo oggi pomeriggio durante la seconda giornata del campionato romeno, Dinamo Bucarest- Craiova. L’allenatore dei padroni di casa, Eugen Neagoe, è stato colto da un infarto, così hanno detto i medici intervenuti sul terreno di gioco per soccorrerlo, tra lo shock generale dei giocatori e il pubblico sugli spalti.

Il match era stato sospeso dopo 27 minuti di gioco, si sono vissuti attimi di angoscia e paura, Neagoe 51 anni era svenuto improvvisamente, immediati i soccorsi, l’intervento dell’ambulanza poi la corsa in ospedale. Nonostante l’accaduto le due società hanno deciso di riprendere la partita. Al momento della sospensione il risultato era fermo sullo 0-0, alla fine la Dinamo ha perso 0-2.

Neagoe sotto stress contestato dai suoi tifosi

Ci vorranno ancora 48 ore per capire il decorso post cure per l’allenatore della Dinamo Bucarest, Neagoe, che resta sotto strettissima osservazione, scrivono i media romeni. All’origine di quanto accaduto, tra le cause, anche le tensioni degli ultimi tempi tra il club e gli ultras. Secondo quanto raccontato dai media romeni, Neagoe non mangiava da due giorni, beveva molti caffè, fumava moltissimo. Lo descrivono eccessivamente stressato a causa del rapporto conflittuale tra il club e la frangia ultras.

La parte della tifoseria più calda avrebbe chiesto diverse volte al tecnico di dimettersi. Fin dal primo momento i fan hanno osteggiato il suo arrivo, boicottando anche il giorno della presentazione alla stampa.
Gli ultras della Dinamo vorrebbero invece che alla guida della squadra tornasse l’ex allenatore Rednic.
Per questo motivo si teme che la tensione e il nervosismo accumulato negli ultimi tempi da Neagoe possa essere stato determinate nello scatenare il malore accusato.

Raffaele

Giornalista Professionista nel DNA. Sono cresciuto passando dal Super Tele al Super Santos, dal Tango ai vari palloni di cuoio. Dal cemento della strada, oratori, campi in terra, l’erba dei parchetti… Unico rimpianto non aver visto giocare dal vivo Johan Cruijff. Il pallone è come una bella donna, irresistibile. Ho questi vizi qui.

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Raffaele

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