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Serie A

Diritti Tv serie A: Mediapro aspetta l’approvazione, ma traspare scetticismo

Il 29 luglio si avvicina, data in cui si scioglierà la riserva in merito ai diritti tv dal 2021. Per quel giorno, infatti, è prevista una riunione tra tutti i presidenti di Serie A affinché venga deciso il da farsi: a chi assegnare i diritti televisivi, il principale intermediario è Mediapro che, fra le altre cose, avrebbe proposto addirittura un canale tematico che snoccioli le vicende di Lega. La proposta fatta, però, non convince e il rischio di una spaccatura, al momento della decisione finale, tra favorevoli e contrari è dietro l’angolo. Si preannuncia un cda infuocato, dunque. Il punto è riuscire a mediare, come imporrebbe il titolo del colosso fra l’altro.

Mediapro: lunedì valutata l’altra proposta sui diritti tv

Atto non riuscito in più di venti giorni di trattative fra le parti. Intanto, lunedì sarà presentata una nuova proposta – sempre dalla stessa emittente – che verrà analizzata dai principali club della massima serie. Persino il presidente Mediapro, Jaume Roures, fa la spola da giorni tra Spagna e Italia. Direzione Milano, per cercare di risolvere le discrepanze e appianare ogni divergenza. La parte economica dell’accordo sarebbe rimasta immutata, questo è quanto filtrerebbe dai meeting più recenti: stiamo parlando di 1,150 miliardi a stagione (più 55 milioni per i diritti d’autore e 78 milioni per i costi di produzione, con un totale di circa 1,3 miliardi l’anno).

Intanto in Francia nessuno si fida, vince lo scetticismo

Quel che preoccupa non è tanto l’offerta, ma le eventuali garanzie finanziarie: lo stesso colosso catalano si era fatto avanti anni fa, nel medesimo ambito. Allora non è riuscito ad imporsi poiché non convinceva alcuni club, ora però i catalani vantano 1.600 milioni di euro l’anno per un totale di 6500 dipendenti. Inoltre Mediapro possiede produzioni televisive, che danno adito a film ed eventi sportivi, in tutto il mondo. La reputazione, dunque, con il tempo sarebbe migliorata. Eppure c’è chi non si fida ancora. Dalla Francia, infatti, insorgono: “Mediapro si fa desiderare”. Una volta messe le mani sul campionato francese, il colosso deve nominare il suo direttore generale: l’atto ufficiale è slittato di un mese. Nessuno sembrerebbe volerlo fare. Un campanello d’allarme non indifferente, se consideriamo che la notizia – riportata dall’Euipe – ha fatto il giro dell’Europa in poco tempo mettendo ansia anche all’Italia. Come finirà? Lo scopriremo soltanto il 29 luglio, giorno dei giorni per l’Italia del pallone.

Andrea Desideri

Andrea Desideri. Giornalista freelance, appassionato di cinema, speaker radiofonico, sollevatore di pinte e romantico quando serve.

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Andrea Desideri

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