Era destino che prima o poi le strade di Antonio Conte e Romelu Lukaku dovessero incrociarsi. Fra i due c’è sempre stata stima reciproca, come se avessero trascorso molti anni insieme. E invece, prima dell’Inter, i due non avevano mai avuto modo di lavorare insieme. Solo tante chiacchierate, in pubblico o in privato, e corteggiamenti.
Come è ovvio che sia, è stato l’allenatore a chiedere più volte al calciatore di raggiungerlo: lo ha fatto ora all’Inter, lo fece quando allenava il Chelsea e anche quando era alla Juventus. A raccontare questo retroscena è proprio lo stesso Lukaku, intervistato da ESPN. Era il 2014, Conte era sulla panchina bianconera e sognava l’acquisto del belga: “Conte nel 2014 mi chiese: ‘Vieni a giocare per me?’“.
In quel periodo l’ex Manchester United era all’Everton e non se la sentì di andar via: “C’era una parte di me che diceva ‘Aspetta’. Alla fine gli dissi: ‘Ora non mi trasferisco, ma alla prossima occasione lo farò’“. E quell’occasione capitò nel 2017. Conte era appena arrivato al Chelsea e lui fu una delle sue prime richieste. E i Blues avrebbero potuto accontentarlo grazie ad un diritto di prelazione che avevano concordato con l’Everton.
Qualora ai Toffees fosse arrivata un’offerta importante, il Chelsea avrebbe potuto pareggiarla e acquistare il giocatore. Il Manchester United di José Mourinho, però, offrì 90 milioni per Lukaku e Roman Abramovich non si spinse fino a quel punto. Così il belga andò ai Red Devils. Un’avventura durata soltanto due anni. Ora il suo presente e il suo futuro si chiama Inter. Alla corte di Conte, finalmente.
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