Başakşehir, rosa, curiosità e tattiche: tutto sugli avversari della Roma in Europa League

L’inizio di un nuovo percorso. L’esordio stagionale in Europa League mette di fronte la Roma e l’İstanbul Başakşehir, due squadre ancora in cerca di un’identità. Anche i turchi, infatti, nati nel 2014 e già alla quinta partecipazione consecutiva nelle competizioni Uefa, ha cambiato allenatore in estate. Allenato da Okan Buruk, ex centrocampista dell’Inter (dal 2001 al 2004), il Başakşehir non ha avuto un grande inizio di stagione: è fermo a quattro punti nelle prime quattro giornate della Super Lig turca.

Crivelli, attaccante del Basaksehir, in azione
Crivelli, attaccante del Basaksehir, in azione

Come nasce il Başakşehir

Il vecchio Büyükşehir Belediyesi era un club di proprietà comunale. Dopo aver vinto le elezioni amministrative del 2014, il nuovo sindaco Kadir Topbaş ha sostenuto, d’accordo con il candidato repubblicano sconfitto, l’opportunità di smantellare il club. La federazione turca, però, ha cercato un diverso compromesso. Così la società ha cambiato nome, proprietà e sede. Il Başakşehir, passato inizialmente sotto il controllo del Ministero della Gioventù e dello Sport, è basato in un distretto moderno a 30 chilometri dalla capitale e gioca nel nuovo stadio intitolato a Fatih Terim, ex tecnico della Fiorentina e del Milan e ct della nazionale, da 17 mila posti: anche se fatica a riempirlo anche solo per metà.

Başakşehir: come si è qualificato

Il Başakşehir si ritrova nella fase a gironi di Europa League dopo aver perso contro l’Olympiacos nel terzo turno preliminare di Champions. L’anno scorso, ha chiuso il girone al terzo posto dietro Braga e Ludogorets. La vittoria in casa dei bulgari rimane l’unica nelle ultime dieci trasferte europee.

Başakşehir, la squadra degli ex “italiani”

Il Başakşehir, l’ex squadra di Cengiz Under, può schierare in rosa quattro giocatori con un passato in Serie A: l’ex regista di Napoli e Udinese Gokhan Inler; Robinho che ha vinto uno scudetto al Milan nel 2011, la prima delle sue quattro stagioni in rossonero; e Eljero Elia, meteora della Juve nel 2011-12. Formalmente a questi va aggiunto Martin Skrtel, che è passato in Turchia dopo il trasferimento lampo all’Atalanta, sedotta e abbandonata, verrebbe da dire, perché sua moglie non voleva venire in Italia. In estate hanno perso giocatori importanti come Emmanuel Adebayor, l’ex Arsenal e miglior marcatore della nazionale del Togo, e l’ex Inter Emre Belozoglu.

Okan può contare anche Gaël Clichy, terzino sinistro che al Manchester City ha giocato con due attuali giocatori della Roma, Edin Džeko (2011–15) e Aleksandar Kolarov (2011–17).

Come gioca il Başakşehir

Individuare una fisionomia del Başakşehir attuale non è semplicissimo, in quanto la squadra ha variato quattro moduli di partenza nelle quattro giornate di campionato: 4-4-2, 4-3-3, 4-1-4-1, 4-2-3-1. Le mappe dei passaggi evidenziano la ricerca di una certa elegante simmetria nella disposizione e nelle trame. Però gioca un calcio diretto, non arriva al 50% di possesso palla in campionato eppure è quarta per expected goals (7.58). La differenza con le sole quattro reti effettivamente realizzate dimostra un margine di miglioramento significativo in termini di produzione offensiva. Anche in difesa si avverte la ricerca ancora piuttosto faticosa di un equilibrio. La squadra concede infatti più tiri di quanti ne riesca ad effettuare e subisce più gol (7) rispetto a quanti se ne potrebbero stimare (4.71 reti attese subite).

La manovra passa per Inler, come prevedibile, e Okechukwu, il capitano della Nigeria under 22, secondo per passaggi totali in campionato dietro l’esperto difensore brasiliano Junior Caiçara.

Caiçara è anche primo per passaggi filtranti, un atout a cui la squadra di Okan Buruk ricorre con elevata frequenza nello sviluppo del gioco (19 volte in campionato, una meno dei leader della Super Lig: Trabzonspor e Fenerbahçe).

Ha segnato quattro gol in campionato. Un solo gol è arrivato su calcio da fermo: rigore di Demba Ba, secondo più prolifico bomber nelle coppe europee in rosa dietro Arda Turan, condannato a 2 anni, 8 mesi e 15 giorni di reclusione per detenzione illegale d’arma da fuoco e per aver sparato in un ospedale (pena sospesa). Il Başakşehir ha segnato su contropiede avviato da un rilancio del portiere e chiuso dallo spunto del francese Enzo Crivelli, due azioni paradigmatiche con fuga sulla sinistra e appoggio basso all’indietro risolte da Edin Višća, uno dei profili più interessanti della squadra.

Edin Višća, la possibile rivelazione del Başakşehir

Sarebbe quasi banale sottolineare quanto Arda Turan e Robinho possano dare alla manovra offensiva dei turchi. Ma Buruk, che dovrebbe orientarsi verso una difesa più chiusa per poi cercare la verticalizzazione alle spalle del centrocampo potrebbe avere un jolly in più nel bosniaco Edin Višća, connazionale di Dzeko che tra l’altro piace anche alla Roma. Il bosniaco, possibile rivelazione del Başakşehir è un’ala destra pura che ha una media superiore ai cinque tiri a partita e tenta oltre 27 passaggi con una precisione del 73%. Può migliorare in termini di precisione nei lanci lunghi e nei passaggi filtranti, ma è prezioso il suo apporto di 2.54 palloni nella trequarti offensiva.

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