Bayer Leverkusen: rosa, curiosità e tattiche, tutto sugli avversari della Juve in Champions

Bayer Leverkusen, tutto sugli avversari della Juve in Champions league

Il Bayer Leverkusen, battuto dalla Lokomotiv Mosca nella prima giornata, ha vinto solo due delle ultime 14 partite giocate in Champions League. Finalisti nel 2002, i tedeschi sfidano la Juventus all’Allianz Stadium. Partecipano per la dodicesima volta alla fase a gironi: in sette delle ultime otto occasioni, hanno raggiunto gli ottavi, compresa l’ultima nel 2016-17 (sconfitti dall’Atletico Madrid).

Il Werkself, “la Fabbrica”, chiamato così perché fondato da impiegati dell’azienda farmaceutica Bayer con cui però la divisione calcistica della polisportiva ha rotto i legami nel 1999, ha perso solo due delle ultime undici trasferte nelle competizioni Uefa. In Italia hanno vinto una sola volta, contro l’Udinese nell’andata del terzo turno di Coppa Uefa 1999-2000.

L’andamento in Bundesliga del Bayer Leverkusen

Il 17 agosto, il Bayer Leverkusen ha iniziato la Bundesliga con il successo per 3-2 sul Paderborn. Nelle ultime due giornate, sono arrivate due vittorie, in casa contro l’Union Berlino e in trasferta contro l’Augsburg, un 3-0 aperto dal gol numero 2300 del Leverkusen in Bundesliga. Il Bayer, che ha vinto otto partite fuori casa in campionato nell’anno solare 2019, ha raccolto 13 punti nelle prime sei giornate: è la miglior partenza in Bundesliga da cinque anni.

Bayer Leverkusen, l’allenatore: Peter Bosz

La carriera da centrocampista di Peter Bosz, olandese classe 1963, ha preso il volo nel 1991 dopo il trasferimento al Feyenoord, con cui ha vinto l’Eredivisie 1992-93 e tre coppe d’Olanda in cinque stagioni. Ha giocato anche in Bundesliga, all’Hansa Rostock, prima di ritirarsi nel 1999 a 36 anni. Ha vinto un campionato dilettantistico con l’Apeldoorn, la squadra della sua città, nel 2002. Ha portato il prima divisione l’Heracles nel 2005 per poi essere assunto come direttore tecnico del Feyenoord nel 2006. Torna ad allenare, ancora all’Heracles nel 2010 e ci resta per tre anni. Guida poi il Vitesse, la nazionale israeliana, il Maccabi Tel Aviv finché nel 2016 non torna in Olanda all’Ajax che guida alla finale di Europa League 2017. Dura solo sei mesi al Borussia Dortmund ma nella scorsa stagione si riscatta e guida il Leverkusen al quarto posto in Bundesliga.

Peter Bosz, allenatore del Bayer Leverkusen, avversario della Juve in Champions League

Il capitano del Bayer Leverkusen, Lars Bender

Ci saranno, gha detto Bosz, i gemelli Lars e Sven Bender. Sono nati a dodici minuti di distanza uno dall’altro, sono praticamente identici e dopo lo 0-4 contro il Borussia Dortmund hanno avuto una discussione piuttosto accesa negli spogliatoi. Ma sono fatti così, possono urlarsi contro di tutto e dopo cinque minuti è già tornato tutto come prima.

Bender, da undici stagioni al Bayer, è il simbolo della continuità, un fattore di identificazione. Capitano indiscusso della squadra, se dovesse giocare raggiungerebbe le 50 presenze nelle competizioni Uefa.

Bender, capitano del Bayer Leverkusen, avversari della Juve in Champions League

Bayer Leverkusen, l’attacco è la miglior difesa

In otto partite ufficiali quest’anno, il Bayer Leverkusen ha segnato sedici gol. Sesta per numero di tiri a pari merito, la “Fabbrica” con Bosz gioca un calcio diretto, tutto basato sulle transizioni fulminee, sulle verticalizzazioni immediate per gli attaccanti. Non sorprende che il Bayer Leverkusen sia primo con Bayern Monaco e Borussia Dortmund per passaggi riusciti in campo aperto in Bundesliga. E’ anche la squadra che corre di più in campionato, 118 chilometri a partita.

Si è inserito subito bene Kemer Demirbay, mezzala ex Hoffenheim di origine turca, arrivato per prendere il posto di Brandt passato al Borussia Dortmund. Demirbay, esploso tardi anche per via di una serie di infortuni e per un ruolo non sempre facile da identificare, porta i pregi della polivalenza e i limiti dell’anarchia tattica. Ha un sinistro elegante, che gli consente di accentrare il gioco, anche se è piuttosto lento con la palla al piede e non sempre questo si abbina alla ricerca dei ritmi alti del Bayer Leverkusen, che già si avvale di un incursore precoce come Havertz.

Bayer Leverkusen, il bomber Kevin Volland

Con tre reti e due assist in sei presenze, Kevin Volland è l’attaccante più determinante del Bayer Leverkusen in Bundesliga finora. Già i 14 gol e i 12 assist della scorsa stagione avevano dato un contributo decisivo alla qualificazione in Champions League. Volland è l’uomo chiave nel gioco di Bosz. “Vogliamo vincere e divertire con un calcio offensivo” ha detto il tecnico, come riporta il sito della Bundesliga.

Non particolarmente valorizzato dal ct della nazionale, Loew, quando può torna a Thalhofen, nel distretto di Marktoberdorf, dove è nato e dove ancora vive la sua famiglia.

Con un fratello calciatore e una passione mai sopita per il rap, ma ascolta soprattutto brani di una decina d’anni fa, non è ossessionato dal numero di gol da segnare in una stagione. Vuole soprattutto vincere, i numeri li guarda come tutti gli attaccanti ma sono i risultati a contare di più. Il primo ricordo della Champions League, ha detto al sito tedesco 11Freunde, è la rimonta in finale del Bayern Monaco contro il Manchester United nel 1999. Aveva sette anni, ma per una sera aveva avuto il permesso di stare sveglio fino a tardi per guardare la partita. Stavolta saranno altri a rimanere svegli per guardare lui contro la Juventus.

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