Genk-Napoli, Ancelotti: “Ci sarà da soffrire. Milik non è un caso”

Carlo Ancelotti conferenza stampa

Carlo Ancelotti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Genk-Napoli, secondo appuntamento con la fase a gironi della Champions League. Gli azzurri sono reduci da una vittoria sofferta contro il Brescia e da una sconfitta con il Cagliari, ma in campo internazionale i partenopei hanno battuto i campioni in carica del Liverpool e viaggiano sulle ali dell’entusiasmo.

La trasferta in Belgio contro il Genk, dovrà significare vittoria per Mertens e compagni, così da poter continuare a sperare in una qualificazione come primi in classifica. I padroni di casa sono usciti con le ossa rotte dal debutto europeo, incassando 6 gol dal Salisburgo, ma nelle ultime 3 uscite hanno ottenuto due vittorie e un pareggio.

Carlo Ancelotti ha risposto prima a delle domande in esclusiva per Sky, partendo con l’analisi dei prossimi avversari: “Partita chiave per la qualificazione? Sarà sicuramente importante. Abbiamo iniziato bene il girone, ma dobbiamo stare attenti perchè questa partita sembra abbordabile ma può nascondere sorprese. Il Genk è una squadra che gioca con ritmi ali, ma noi vogliamo i tre punti”.

Sui calciatori l’allenatore partenopeo ha dichiarato: “Non sono stato dietro ai risvolti psicologici. Abbiamo raccolto i tre punti, recuperando da uno sforzo fisico non indifferente. Se ci saranno dei cambi? Schiererò la miglior formazione possibile, come faccio sempre. Se poi ci saranno 11 cambi significa che ho pensato fosse giusto farne 11. So che la vittoria sul Liverpool ha dato autostima ai ragazzi, ma bisogna dare continuità perchè una vittoria ci permetterebbe di restare in testa al girone”. 

Ancelotti commenta le ultime uscite del Napoli

“Il mio stato d’animo non lo conosce nessuno. Il Napoli deve fare quello che sa fare, al massimo delle proprie possibilità. Poi il mio stato d’animo non è molto leggibile, i calciatori lo conoscono meglio e loro sanno che non sono arrabbiato a differenza di come è stato scritto, ha detto Ancelotti.

Il tecnico ha parlato di Mertens: “E’ un calciatore di grande livello ed è in un ottimo momento, lo confermano i suoi gol. Sarebbe una grande conquista per lui se arrivasse a Maradona“. 

Ancelotti è tornato a parlare della squadra: “Conoscendo il valore e quello che si può fare è difficile essere soddisfatto. Non dico di non esserlo, ma si può fare sempre meglio. Si è fatto un po’ di caos sul secondo tempo di Brescia, va bene essere critici ma non troppo. Non si può giocare sempre al massimo. Se pensiamo che domani non ci sarà da soffrire andremo incontro a brutte figure. Il calcio è sofferenza e la squadra paradossalmente mi è piaciuta di più quando è nella nostra area. Quando siamo nel fortino mi sento tranquillo”. 

Su Milik ha detto: Non è un caso, ma è solo in ritardo rispetto agli altri. Doveva risolvere il problema fisico. Non ha bisogno di essere lanciato. Se gioca darà il suo contributo come gli altri”. 

“Se ho strigliato i giocatori? Non mi piace come termine, si strigliano gli asini, ma qui ci sono persone. Abbiamo fatto delle valutazioni su cosa è andato bene e cosa no. Mi è piaciuta la qualità, meno l’atteggiamento nel secondo tempo. Poi se alzo o abbasso la voce sono dettagli. Parlare di strigliata è eccessivo”, così ha concluso Ancelotti.

Anche Koulibaly è intervenuto in conferenza stampa, parlando della sua ex squadra, il Genk e del suo stato di forma: “Sarà una partita difficile, ma sono contento di aver rivisto alcuni dei miei ex compagni. Ho parlato con alcuni membri dello staff, ma ora voglio vincere. Sul mio stato fisico? Non ho scuse da trovare. So bene che devo migliorare e sono fiducioso. Sono fiducioso perchè so già che tornerò il difensore che piace a tutti“. 

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