Kai Havertz, chi è il talento del Bayer Leverkusen: carriera, stile, curiosità

Kai Havertz, tutto sul gioiello del Bayer Leverkusen

La leggenda di un pianista al Bayer Leverlusen. Kai Havertz, uno dei migliori giovani centrocampisti d’Europa, sta imparando le basi, suona pezzi classici e contemporanei, racconta. Ma le melodie migliori le riserva per i tifosi del Bayer. L’anno scorso è diventato il più giovane giocatore di sempre a raggiungere le 50 presenze in Bundesliga, a 18 anni e 307 giorni, prima di calciatori affermati come Julian Draxler, Max Meyer, Timo Werner o l’ex compagno di squadra Julian Brandt.

Havertz, il nuovo Ballack

Lo chiamano il nuovo Ballack, una delle grandi stelle di centrocampo che hanno attraversato la storia del club insieme a Toni Kroos o Arturo Vidal. E’ entrato nel settore giovanile del Bayer a undici anni, ha debuttato in prima squadra nell’ottobre del 2016 contro il Werder Brema e alla prima stagione segna già quattro gol.

La vittoria all’Europeo Under 17 con la Germania favorisce il suo ingresso in prima squadra e un cambio di prospettiva. Diventa il più precoce calciatore delle “Aspirine” a esordire in Champions League, in un ottavo di finale contro l’Atletico Madrid.

Havertz, precocità da record

“Capire il gioco è sempre stato uno dei miei punti di forza” ha detto in un’intervista al sito della Bundesliga. “Ho sempre avuto una certa compostezza sulla palla e la capacità di fare velocemente le scelte giuste”. Qualità che lo rendono presto uno degli elementi più importanti nella squadra di Peter Bosz che, arrivato nel dicembre 2018, l’ha esaltato nel contesto del suo calcio offensivo. L’anno scorso diventa il primo teenager a raggiungere i 17 gol in una sola stagione in Bundesliga. Tra questi, c’è anche la rete per la vittoria contro lo Stoccarda nel giorno della sua centesima presenza. Nove di questi 17, poi, sono serviti ad aprire le marcature: un record nella scorsa stagione in Bundesliga.

“E’ uno di quei giocatori che sta sempre un passo o due davanti agli avversari” ha detto il compagno di squadra Leon Bailey. E’ il secondo più giovane di sempre, dietro Horst Koppel, ad aver segnato 25 gol in Bundesliga. Per il direttore sportivo Rudi Voller, è un talento come se ne vede uno ogni cento anni.

Come gioca Havertz

Havertz è un trequartista elegante, tecnicamente raffinato. Ha un rapporto naturale col pallone, ricorda i fantasisti classici, quando andavano di moda i numeri dieci più veloci di pensiero che di gambe. Ma è un centrocampista molto moderno, che offre una direzione di passaggio ai difensori, cuce il gioco e apre possibilità per gli attaccanti. Quando poi si avvicina all’area avversaria, sa distribuire passaggi in velocità e contemporaneamente inserirsi senza palla, come una seconda punta aggiunta.

Sarebbe facile perdersi o montarsi la testa. Ma Havertz è cresciuto con una lezione importante: evitare l’arroganza, tenere i piedi per terra. “Siamo persone normali, perché noi calciatori dovremmo essere diversi dagli altri? E poi non ho ancora vinto niente” diceva l’anno scorso in un’intervista sul sito della Bundesliga.

Come i grandi, però, è insieme umile e ambizioso. Sa dove vuole arrivare, si dà uno standard alto. Resta spesso insoddisfatto dalle sue prestazioni, soprattutto quando manca occasioni da gol.

Notevole anche come assist-man, non troppo ferrato in matematica a scuola, è da sempre grande appassionato di musica. La ascolta in ogni momento libero, è un accompagnamento che lo calma dopo l’adrenalina della partita o dell’allenamento.

Certo, essere un talento così precoce espone anche di più alle critiche, che arrivano più forti quanto più alte diventano le aspettative. Ma Leverkusen, dice, “rimane il posto perfetto per me per compiere i primi passi nel calcio”.

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