Ibrahimovic, bomba sulla Svezia: accuse di razzismo al ct

Ibrahimovic, bomba sulla Svezia: accuse di razzismo al ct

Zlatan Ibrahimovic fa scoppiare una vera e propria bomba nel ritiro della nazionale svedese, che ospiterà la Spagna in una sfida in cui la nazionale si gioca le ultime possibilità di restare in corsa nel cammino di qualificazione verso Euro 2020. Ibrahimovic ha apertamente accusato il ct della nazionale Jan Andersson di discriminazioni a sfondo razziale. “Quante volte ha preso in considerazione liste di giocatori di provenienza extracomunitaria? Mai una volta. Lo ha fatto solamente in un’occasione per convenienza” ha detto in un’intervista al quotidiano svedese Expressen. Secca la smentita del ct: “Basare le mie scelte sulle origini dei giocatori è quanto di più lontano dai valori che difendo come allenatore e come persona” ha detto.

Una statua per Ibrahimovic a Malmo

Ibrahimovic, sotto contratto con i Los Angeles Galaxy, in questi giorni è a Malmo, la città dove è nato, per l’inaugurazione di una statua in suo onore. “Qui tutto è iniziato, qui ho lasciato il mio cuore” ha detto Ibrahimovic, felice che la Federazione abbia deciso di commissionare allo scultore Peter Linde una statua alta tre metri posizionata davanti allo stadio della squadra.

Una statua per Ibrahimovic a Malmo

Ibrahimovic lasciò la nazionale per razzismo latente

Ibrahimovic ha accusato Andersson di aver distrutto quanto era stato costruito nei vent’anni precedenti, alludendo a una nazionale più multietnica, specchio della popolazione in cui un cittadino su cinque ha origine straniera. Già nel 2016, dopo l’Europeo, “Ibra” aveva motivato la sua decisione di lasciare la nazionale con l’insofferenza verso forme di razzismo latente, spiegava allora in un’intervista alla tv francese Canal+. “In Svezia, i media invece di difendermi mi attaccano perché non mi chiamo Andersson o Svensson. Non riescono ad accettare che io sia Ibrahimovic” spiegava. “Se un altro giocatore commettesse un mio stesso errore, lo difenderebbero. È una questione di razzismo, magari inconscio, ma sempre razzismo. Esiste, ne sono sicuro al 100%. Se fosse stato così mi avrebbero difeso anche se avessi rapinato una banca”.

Khalili lo difende: “Ibrahimovic ha ragione da vendere”

Il segretario della Federazione, Håkan Sjöstrand, ha pubblicamente difeso il ct. “Lo conosco bene, l’ho messo io sotto contratto e so quali sono i suoi valori: sono accuse senza fondamento” ha detto, come riporta l’agenzia di stampa spagnola EFE. Anche giocatori come Robin Quaison, l’ex attaccante del Palermo di madre ghanese, e il veterano Sebastian Larsson sono intervenuti a sostegno di Andersson. “Se Ibrahimovic l’ha detto, vuol dire che lo pensa e ha il diritto di esprimerlo” ha sottolineato Larsson, “ma conta quello che pensa Andersson perché è lui che decide. E nessuno di noi, credo, è qui solo per il nome che porta”.

Ma c’è anche chi si schiera apertamente con Ibrahimovic, come Abbe Khalili, centrocampista di origine palestinese, campione europeo under 21 nel 2015 con la Svezia, che Andersson non ha mai convocato in prima squadra. “Ho parlato con molti giocatori della nazionale” ha detto Khalili, che gioca in Turchia con il Kasimpasa, “e siamo tutti dello stesso avviso: Ibrahimovic ha ragione da vendere”.

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