Asprilla choc: “Un narcotrafficante mi chiese il permesso di uccidere Chilavert”

Asprilla choc: “Un narcotrafficante mi chiese il permesso di uccidere Chilavert"
Asprilla choc: “Un narcotrafficante mi chiese il permesso di uccidere Chilavert”

Una incredibile storia, dai risvolti inquietanti, vede protagonista l’ex attaccante del Parma Tino Asprilla. Il colombiano ha raccontato che dopo una zuffa in campo con il portiere paraguaiano Chilavert, i narcos colombiani volevano vendicare Asprilla dicendosi pronti a uccidere il calciatore. Ma non senza avere prima il permesso di Asprilla.

Asprilla: “Chilavert mi sputò in faccia e volevano ucciderlo per vendicarmi”

In un’intervista a “Telepacifico“, Asprilla racconta lo spaventoso aneddoto: “Era il 2 aprile del 1997 e giocammo una partita di qualificazione ai Mondiali con il Paraguay. In campo ci fu una zuffa con con il portiere Chilavert. La partita finì 2-1 per noi ma fu molto tesa. Lo scontro fu duro, io ho colpito Chilavert dopo che lui mi ha sputato addosso. Siamo stati espulsi, ma non finì lì. Negli spogliatoi Chilavert mi ha aggredito, dandomi un pugno in faccia”. Asprilla poi racconta cosa è accaduto: “Dopo la partita ricevo una telefonata e qualcuno mi dice: ‘Sono Julio Fierro, puoi venire qui al mio hotel?’. Sono arrivato e quell’uomo era con altre dieci persone, tutte ubriache e accompagnate da donne paraguaiane. Sono andato con Aristizábal e ci hanno detto: “Abbiamo bisogno che tu dia l’autorizzazione perché questi due uomini rimarranno qui ad Asunción, vogliono uccidere quel ciccione di Chilavert”. Julio Fierro era un narcotrafficante colombiano, uno degli uomini fidati di Pablo Escobar. Asprilla però spiega: “Ma sei pazzo – gli dissi – quel che succede in campo finisce in campo. Finisce lì”.  probabilmente salvò la vita all’ignaro Chilavert.

Asprilla choc: “Un narcotrafficante mi chiese il permesso di uccidere Chilavert"
Asprilla choc: “Un narcotrafficante mi chiese il permesso di uccidere Chilavert”. Il portiere paraguaiano come è oggi

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