Maurizio Sarri, conferenza stampa per Juventus-Atletico Madrid
Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Atletico Madrid, partita valida per la quinta giornata della fase a gironi di Champions League. I bianconeri hanno 10 punti e un pareggio garantirebbe il passaggio del turno come primi in classifica del girone D.
Gli ospiti guidati da Diego Simeone invece, sono secondi con 7 punti totali e cercheranno di fare risultato all’Allianz Stadium proprio per raggiungere la “Vecchia Signora” in classifica, ottenendo così l’accesso matematico agli ottavi di finale.
Sarri davanti ai giornalisti ha aperto la conferenza parlando del gioco della Juventus: “Non è che per valutare le prestazioni della mia squadra debba leggere gli articoli. Prima ero un “talebano” perché volevo giocare il mio calcio, ora non va bene che mi adatti alle caratteristiche dei miei giocatori. Leggo poco”.
Il tecnico toscano ha poi aggiunto: “La penso come Sacchi, da tanti anni sono in sintonia con i suoi pensieri. Anch’io vorrei vedere la squadra più continua, ma poi bisogna valutare le caratteristiche dei giocatori. Non si può andare per un gusto personale contro le caratteristiche della squadra”.
“Ronaldo ha sostenuto ieri l’intera seduta, sembra in crescita e valuteremo tra oggi e domani. E’ molto positivo che sia riuscito a fare tutto l’allenamento con i compagni. De Ligt e Bernardeschi sono da valutare, dipenderà dalle loro sensazioni individuali, hanno infortuni che portano dolore. Da vedere se sopportabile”, ha detto Sarri.
L’allenatore della Juventus ha parlato anche di Simeone: “Che sia distante o no dal mio modo di vedere calcio, queste sono scelte e convinzioni individuali. Il suo percorso all’Atletico è solamente d’applausi“. Sulla sfida di domani ha aggiunto: “Se fai una gara solo per cercare di non perdere, alla fine, rischi tantissimo. Dobbiamo disputare la sfida di domani senza fare tanti calcoli“.
“Il mio rapporto con Cristiano Ronaldo è buono. Poi, se si arrabbia per una sostituzione, la penso come Simeone: fa parte del gioco e significa che c’è una forte motivazione. Ormai non mi fa più caldo o freddo”. Sulla convivenza tra Dybala e Ronaldo ha concluso: “Non ci sono grandi problemi, amano giocare a calcio con chi lo sa fare, però hanno caratteristiche diverse”.
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